Letteratura contemporanea e premi letterari in Francia. Per una prima ricognizione dei principali premi francesi e della loro eco nel contesto editoriale italiano
Introduzione
Nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio sul romanzo contemporaneo2, progetto di ricerca triennale di ricognizione sulla narrativa del terzo millennio diretto da Francesco de Cristofaro ed Elisabetta Abignente dell’Università di Napoli Federico II, il gruppo Dopo il primato3 si pone come obiettivo precipuo quello di fotografare tendenze, generi privilegiati e autori di riferimento del panorama della letteratura francese contemporanea, dagli inizi del terzo millennio a oggi.
Il presente contributo nasce dalle riflessioni sorte in seno alle attività del suddetto gruppo di lavoro e presenta i risultati preliminari di una ricerca eminentemente quantitativa che ha raccolto e catalogato i dati riguardanti sette premi letterari francesi (Grand Prix du Roman de l’Académie française, Prix Fémina, Prix Médicis, Prix Goncourt, Prix Renaudot, Grand prix du Roman Métis, Prix des Cinq Continents) nell’arco temporale che va dal 2000 al 2023.
Dopo una prima contestualizzazione del campo di studio, ovvero una riflessione di carattere generale sull’importanza dei premi letterari francesi, e sul loro ruolo nel panorama letterario contemporaneo, segue la presentazione dell’impianto metodologico, la definizione del corpus di riferimento e la presentazione delle categorie di analisi assunte. Nella seconda parte, si presentano i sette premi, focalizzando l’attenzione sia sul contesto editoriale francese sia sulla ricezione in Italia degli autori e delle opere premiate. Il contributo si conclude, infine, con una sintesi di questa prima ricognizione, a partire dalle costanti numeriche individuate, e con alcune proposte di interpretazione dei dati da una prospettiva più specificamente qualitativa che gli autori si propongono di approfondire nel prosieguo dei lavori del presente progetto di ricerca.
1. Il ruolo dei premi letterari nel panorama culturale francese contemporaneo
Nel panorama culturale francese contemporaneo, i premi letterari rappresentano un punto di riferimento particolarmente importante e costituiscono una sorta di faro che aiuta a navigare nel vasto oceano della produzione letteraria4. Essi non solo orientano i lettori nelle proprie scelte aiutandoli a crearsi un proprio orizzonte di attese, ma guidano anche i critici e gli addetti ai lavori nel campo dell’editoria, esercitando un potere non trascurabile nel plasmare il contesto letterario da molteplici punti di vista: essi, infatti, possono fungere da trampolino di lancio per la carriera di giovani autori e autrici, da spunto per il dibattito culturale e soprattutto hanno la capacità di influenzare in maniera sensibile il mercato editoriale.
Per quanto concerne il ruolo che i premi letterari ricoprono nella carriera di scrittori e scrittrici emergenti, la loro assegnazione assicura innanzitutto una immediata e importante visibilità. Tale caratteristica si rivela ancor più evidente nel caso di autori ed autrici provenienti da paesi francofoni, per i/le quali i premi assumono la funzione di megafono, permettendo di far conoscere ad un pubblico più ampio opere che resterebbero altrimenti confinate a contesti geografici più marginali. Dall’analisi dei dati della presente ricerca, è emerso come l’assegnazione di un premio rappresenti un vero e proprio volano per la carriera di uno scrittore, che, dopo l’attribuzione, non solo può dedicarsi alla scrittura più intensamente e a tempo pieno, ma ha anche spesso la possibilità di pubblicare con editori più famosi e con una più importante diffusione e, di conseguenza, di essere potenzialmente tradotto in diverse lingue. Poiché i premi letterari in Francia sono numerosi, e non tutti godono degli stessi riscontri e dello stesso riconoscimento, il livello di tale risonanza cambia a seconda del premio ricevuto. Nel dibattito culturale, l’attribuzione dei premi letterari si muove secondo una duplice direzione in quanto le opere premiate diventano poi oggetto tanto della riflessione accademica e critica quanto del dibattito pubblico. Inoltre, non è trascurabile il fatto che l’insieme dei premi influenza innegabilmente il mercato editoriale, al punto che essi possono essere definiti come dei veri e propri acceleratori delle vendite. Non è un caso, infatti, che i premi vengano assegnati in autunno, a poche settimane dalle festività natalizie, periodo in cui si moltiplicano le vendite anche nel campo dell’editoria. Secondo i dati Ipsos5, all’attribuzione del premio è direttamente proporzionale un impatto economico considerevole: la settimana che segue l’attribuzione del premio, un titolo registra infatti un numero di vendite moltiplicato secondo un coefficiente variabile tra 2 e 56.
Ogni anno in Francia tra ottobre e novembre ha luogo l’attribuzione dei premi letterari da parte delle giurie di esperti (scrittori, critici, giornalisti)7. In vista di questo appuntamento, le nuove uscite compaiono solitamente sul mercato editoriale tra agosto e settembre. L’autunno è quindi la stagione della cosiddetta rentrée littéraire. Questo periodo in Francia rappresenta un momento di grande fermento e di intense campagne pubblicitarie in cui giornali, televisione e radio costituiscono un’eccezionale vetrina tanto per gli scrittori emergenti quanto per quelli affermati.
2. I sette premi letterari presi in esame
Per il presente contributo, abbiamo selezionato sette premi letterari che ci sono sembrati più rappresentativi, cinque più propriamente francesi e due, per così dire, francofoni: il Grand Prix du Roman de l’Académie Française, il Prix Fémina, il Prix Médicis, il Prix Goncourt, il Prix Renaudot, il Grand Prix du Roman Métis e il Prix des Cinq Continents. La distinzione tra premi francesi e francofoni scaturisce dalle riflessioni presentate nell’ormai celebre articolo “La littérature monde en français”, pubblicato su Le Monde nel 20078 e firmato da quarantaquattro autori ed autrici tra cui Tahar Ben Jelloun, Maryse Condé, Didier Daeninckx, Édouard Glissant, Nancy Huston, Jean-Marie Le Clézio. In questo testo, gli autori riflettono sui meccanismi di attribuzione dei grandi premi letterari, interrogandosi sulla disparità delle provenienze geografiche degli autori premiati e in particolare sull’esclusione di autori ed autrici provenienti dai “margini”, vale a dire dal cosiddetto mondo della francofonia.
Nella scelta di questi sette premi abbiamo cercato di intersecare parametri diversi. Innanzitutto, abbiamo selezionato i cinque premi che nel contesto francese sono considerati più emblematici, vale a dire con una più alta risonanza a livello del mercato editoriale e del dibattito culturale, seguendo lo studio di Zanotti9: Prix Goncourt, Grand Prix du Roman de l’Académie française, Prix Médicis, Prix Renaudot, Prix Fémina. A questi ci è sembrato opportuno aggiungere i due premi più significativi nel contesto della francofonia, alla luce della citata riflessione sulla necessità di inserire nel dibattito culturale francese le voci provenienti d’“hors France”. Da qui, l’inclusione nel nostro corpus di riferimento del Grand Prix du Roman Métis e del Prix des Cinq Continents.
La stagione della rentrée littéraire si apre l’ultimo giovedì di ottobre con il Gran Prix du Roman de l’Académie Française. Segue, il primo mercoledì di novembre, il Prix Fémina. Due giorni dopo ha luogo l’attribuzione del Prix Médicis. A inizio novembre sono anche annunciati, nello stesso giorno, il Prix Goncourt e il Prix Renaudot. Il Gran Prix du Roman Métis è assegnato a dicembre. Ultimo, tra gennaio e marzo dell’anno successivo, il Prix des Cinq Continents.
Per la presentazione e lo studio dei premi, siamo ricorsi all’ausilio di grafici e tabelle di riferimento. Più in particolare, la presentazione di ciascun premio si avvale dell’ausilio di due tabelle: nella prima sono riportati i dati relativi all’opera premiata originale e nella seconda quelli che riguardano le eventuali traduzioni in lingua italiana. In entrambi i casi, le prime due colonne riportano l’anno di attribuzione del premio e il nome dell’autore/autrice premiato/a. Nella sezione francese, seguono quattro colonne che raccolgono le informazioni che ci sono sembrate particolarmente importanti per poter avere un’idea esaustiva del contesto editoriale in cui si inseriscono le opere premiate, ovvero: il genere dell’autore/autrice, la provenienza geografica, il titolo dell’opera premiata e la casa editrice di pubblicazione. Nella parte che sintetizza i dati italiani, seguono, invece, due colonne che riportano il titolo in lingua italiana e la relativa casa editrice. Nel caso in cui la traduzione sia stata pubblicata entro i tre anni dall’attribuzione del premio, il nome della casa editrice italiana è seguito da un asterisco.
Per quanto riguarda il contesto francese, le informazioni raccolte permettono innanzitutto di capire il genere degli autori che sono premiati e quali sono le case editrici che si collocano nella “palmarès” delle opere premiate. In un’ottica di ricezione italiana, invece, ciò che ci interessa è capire quali sono i premi che rappresentano in maniera più incisiva un acceleratore per quanto riguarda il processo di diffusione in Italia, quali sono le case editrici che assicurano più traduzioni e quanto tempo intercorre tra l’attribuzione del premio e la pubblicazione della traduzione. Ciò, nell’ottica di capire quanto i premi letterari influenzino il panorama editoriale francese, ma, di conseguenza, anche quello italiano.
3. Presentazione dei dati raccolti
3.1. Grand prix du roman de l’Académie française
Il Grand prix du roman de l’Académie française, nato nel 1914, è uno dei più prestigiosi premi letterari francesi, con una ricompensa che raggiunge oggi i 10.000 euro e che premia «l’auteur du roman que l’Académie a jugé le meilleur de l’année»10. È assegnato ogni anno, alla fine del mese di ottobre, dalla Commissione del Grand Prix (formata da dodici membri scelti in seno all’Académie française), aprendo così tradizionalmente la stagione dei premi letterari in Francia. Il giudizio degli accademici si concentra «sur l’intérêt des ouvrages, sur leur originalité et la justesse de traitement du sujet et il prend en compte, dans tous les cas, la qualité de la langue»11. La commissione procede alla selezione dei candidati − proposti dagli accademici − in due fasi: «à l’issue de sa première réunion, elle établit une liste d’une dizaine de romans, qui constitue la première sélection […] À l’issue de la deuxième réunion, la sélection est restreinte à trois ouvrages»12. I tre nomi sono infine proposti in ordine di preferenza dalla Commissione a tutti i membri dell’Accademia, che vota.
Tra il 2000 ed il 2023, su un totale di 25 vincitori (2 ex aequo nel 2015), la predominanza di genere è nettamente maschile, con solo il 16% rappresentato da donne, così come la nazionalità dei premiati è quasi esclusivamente francese. Non hanno infatti nazionalità francese solo Joël Dicker, svizzero, vincitore nel 2012 con La vérité sur l’affaire Harry Quebert, e Sansal Boualem, algerino, vincitore nel 2015 con 2084: la fin du monde. Le case editrici premiate sono quasi tutte maggiori, con una netta predominanza di Gallimard, che ottiene il premio 11 volte su 25.
autore | m/f | provenienza | titolo | editore | |
2000 | Quignard Pascal | M | Francia | Terrasse à Rome | Gallimard |
2001 | Neuhoff Éric | M | Francia | Un bien fou | Albin Michel |
2002 | Ferranti Marie | F | Francia | La Princesse de Mantoue | Gallimard |
2003 | Pancrazi Jean-Noël | M | Francia | Tout est passé si vite | Gallimard |
2004 | du Boucheron Bernard | M | Francia | Court serpent | Gallimard |
2005 | Jelinek Henriette | F | Francia | Le destin de Louri Voronine | Fallois |
2006 | Littell Jonathan | M | Stati Uniti | Les Bienveillantes | Gallimard |
2007 | Alexakis Vassillis | M | Franco-greco | Ap. J.-C. | Stock |
2008 | Bressant Marc | M | Francia | La Dernière Conférence | Fallois |
2009 | Michon Pierre | M | Francia | Les Onze | Verdier |
2010 | Faye Éric | M | Francia | Nagasaki | Stock |
2011 | Chalandon Sorj | M | Francia | Retour à Killybegs | Grasset |
2012 | Dicker Joël | M | Svizzera | La Vérité sur l’affaire Harry Quebert | Fallois |
2013 | Ono-dit-Biot Christophe | M | Francia | Plonger | Gallimard |
2014 | Bosc Adrien | M | Francia | Constellation | Stock |
2015 | Kaddour Hédi (ex æquo)
Sansal Boualem (ex æquo) |
M
M |
Franco-tunisino
Algeria |
Les Prépondérants
2084 : la fin du monde |
Gallimard
Gallimard |
2016 | de Clermont-Tonnerre Adélaïde | F | Francia | Le Dernier des nôtres | Grasset |
2017 | Rondeau Daniel | M | Francia | Mécaniques du chaos | Grasset |
2018 | Pascal Camille | M | Francia | L’Été des quatre rois | Plon |
2019 | Binet Laurent | M | Francia | Civilizations | Grasset |
2020 | de Montety Étienne | M | Francia | La Grande Épreuve | Stock |
2021 | Désérable François-Henri | M | Francia | Mon maître et mon vainqueur | Gallimard |
2022 | da Empoli Giuliano | M | Italia | Le mage du Kremlin | Gallimard |
2023 | Barbéris Dominique | F | Francia | Une façon d’aimer | Gallimard |
Per quanto riguarda la ricezione italiana, il Grand prix du roman de l’Académie française rappresenta un premio con una relativa risonanza. Le opere tradotte risultano essere 12 su 25, di cui quasi tutte pubblicate entro i tre anni dall’attribuzione del premio (10 titoli su 12). A pubblicare le traduzioni italiane sono, nella maggior parte dei casi, editori di una certa rilevanza nazionale, con soli tre testi tradotti da piccole case editrici come Crocetti, Corbaccio e Barbès.
autore | titolo | editore | |
2000 | Quignard Pascal | ||
2001 | Neuhoff Éric | ||
2002 | Ferranti Marie | La Principessa di Mantova | Corbaccio* |
2003 | Pancrazi Jean-Noël | ||
2004 | du Boucheron Bernard | ||
2005 | Jelinek Henriette | ||
2006 | Littell Jonathan | Le benevole | Einaudi* |
2007 | Alexakis Vassillis | d.C. | Crocetti* |
2008 | Bressant Marc | ||
2009 | Michon Pierre | Gli Undici | Adelphi |
2010 | Faye Éric | Nagasaki | Barbès* |
2011 | Chalandon Sorj | ||
2012 | Dicker Joël | La verità sul caso Harry Quebert | Bompiani* |
2013 | Ono-dit-Biot Christophe | Immersione | Bompiani* |
2014 | Bosc Adrien | ||
2015 | Kaddour Hédi (ex æquo)
Sansal Boualem (ex æquo) |
2084. La fine del mondo | Neri Pozza* |
2016 | de Clermont-Tonnerre Adélaïde | L’ultimo di noi | Sperling & Kupfer* |
2017 | Rondeau Daniel | ||
2018 | Pascal Camille | ||
2019 | Binet Laurent | Civilizzazioni | La Nave di Teseo* |
2020 | de Montety Étienne | ||
2021 | Désérable François-Henri | Il mio padrone e il mio vincitore | La Nave di Teseo* |
2022 | da Empoli Giuliano | Il mago del Cremlino | Mondadori* |
2023 | Barbéris Dominique |
3.2. Prix Fémina
Il Prix Fémina nasce nel 1904 dall’idea di ventidue collaboratrici della rivista La vie heureuse13 per proporre un premio che fosse alternativo al più canonico Goncourt. L’opera premiata può essere in versi o in prosa. Il titolo è puramente onorifico poiché non è prevista alcuna ricompensa pecuniaria. Lo Statuto del comitato, alla sua fondazione, prevede tre articoli:
Le premier définit le but du comité, le deuxième, ses moyens d’action, le troisième, son mode de fonctionnement. […] Le véritable cheval de bataille, l’article premier des statuts l’exprime clairement: constituer un jury exclusivement féminin. Plusieurs comptes rendus de séance insistent sur cette spécificité du prix de ‘représenter le suffrage des esprits divers qui se rencontrent parmi les femmes qui écrivent’, d’être ‘le jugement des femmes sur la littérature’, et non ‘une prime que les femmes s’accordent entre elles, et dont l’intérêt se restreindrait à elles’14.
Il premio è attribuito ogni anno all’inizio di novembre da una giuria attualmente composta da tredici donne15 e presieduta dall’animatrice e produttrice radiofonica Paula Jacques16. La giuria rivela la prima selezione di romanzi (circa 15 francesi e 15 stranieri) riunendosi presso il ristorante La Closerie des Lilas, nel sesto arrondissement di Parigi, a metà settembre. I finalisti sono poi annunciati alla fine di ottobre. Il nome del/della vincitore/vincitrice è pubblicato all’inizio di novembre.
Tra il 2000 ed il 2023, su un totale di 24 vincitori, c’è un relativo equilibrio tra autori ed autrici, anche se la predominanza spetta sempre agli uomini, che con 14 riconoscimenti rappresentano il 60% del totale. Tra gli autori e le autrici premiati, tre non hanno nazionalità francese: Dai Sijie, autore di nazionalità cinese che vince nel 2003 con Le complexe de Di, Léonora Miano, autrice camerunense, che vince nel 2013 con La saison de l’ombre e Yanick Lahens, autrice haitiana, vincitrice nel 2014 con Bain de lune. Per quanto concerne la collocazione editoriale delle opere premiate, si può notare una relativa varietà tra le case editrici francesi (13 diverse), ma spicca ancora una volta su tutte Gallimard con cinque titoli, seguita da P.O.L., Stock e Grasset, ciascuna con tre opere premiate.
autore | m/f | provenienza | titolo | editore | |
2000 | Laurens Camille | F | Francia | Dans ces bras-là | P.O.L |
2001 | Ndiaye Maria | F | Francia | Rosie Carpe | Minuit |
2002 | Thomas Chantal | F | Francia | Les Adieux à la Reine | Seuil |
2003 | Sijie Dai | M | Cina | Le complexe de Di | Gallimard |
2004 | Dubois Jean-Paul | M | Francia | Une vie française | L’Olivier |
2005 | Jauffret Régis | M | Francia | Asiles de fous | Gallimard |
2006 | Huston Nancy | F | Francia/Canada | Lignes de faille | Actes Sud |
2007 | Fottorino Éric | M | Francia | Baisers de cinéma | Gallimard |
2008 | Fournier Jean-Louis | M | Francia | Où on va, papa? | Stock |
2009 | Aubry Gwenaëlle | F | Francia | Personne | Mercure de France |
2010 | Lapeyre Patrick | M | Francia | La vie est brève et le désir sans fin | P.O.L. |
2011 | Liberati Simon | M | Francia | Jayne Mansfield 1967 | Grasset |
2012 | Deville Patrick | M | Francia | Peste & Choléra | Seuil |
2013 | Miano Léonora | F | Camerun | La saison de l’ombre | Grasset |
2014 | Lahens Yanick | F | Haiti | Bain de lune | Sabine Wespieser |
2015 | Boltanski Christophe | M | Francia | La cache | Stock |
2016 | Malte Marcus | M | Francia | Le garçon | Zulma |
2017 | Jaenada Philippe | M | Francia | La serpe | Juillard |
2018 | Lançon Philippe | M | Francia | Le Lambeau | Gallimard |
2019 | Prudhomme Sylvain | M | Francia | Par les routes | L’Arbalète-Gallimard |
2020 | Joncour Serge | M | Francia | Nature humaine | Flammarion |
2021 | Dupont-Monod Clara | F | Francia | S’adapter | Stock |
2022 | Hunzinger Claudie | F | Francia | Un chien à ma table | Grasset |
2023 | Sinno Neige | F | Francia | Triste tigre | P.O.L. |
La risonanza del premio in Italia è particolarmente alta. Le opere tradotte rappresentano il 75% del totale (18 su 24), e quasi tutte entro tre anni dall’attribuzione del premio (16 su 18). C’è grande varietà tra le case editrici italiane che hanno proposto le traduzioni, dalle più grandi come Einaudi, Rizzoli, Feltrinelli e Adelphi, fino a case editrici più piccole e/o indipendenti come Guanda, Fandango, e/o, 66th and 2nd.
autore | titolo | editore | |
2000 | Laurens Camille | Tra le sue braccia | Einaudi* |
2001 | Ndiaye Maria | Rosie Carpe | Morellini |
2002 | Thomas Chantal | Addio alla mia regina | Rizzoli* |
2003 | Sijie Dai | Muo e la vergine cinese | Adelphi* |
2004 | Dubois Jean-Paul | Una vita francese | Rizzoli* |
2005 | Jauffret Régis | ||
2006 | Huston Nancy | Un difetto impercettibile | Rizzoli* |
2007 | Fottorino Éric | ||
2008 | Fournier Jean-Louis | ||
2009 | Aubry Gwenaëlle | Nessuno | Barbès* |
2010 | Lapeyre Patrick | La vita è breve e il desiderio infinito | Guanda* |
2011 | Liberati Simon | Jayne Mansfield 1967 | Fandango* |
2012 | Deville Patrick | Peste & Colera | e/o* |
2013 | Miano Léonora | La stagione dell’ombra | Feltrinelli |
2014 | Lahens Yanick | Bagno di luna | Gremese* |
2015 | Boltanski Christophe | Il nascondiglio | Sellerio* |
2016 | Malte Marcus | Il ragazzo | Fazi* |
2017 | Jaenada Philippe | Lo strano caso di Henri Girard | Sellerio* |
2018 | Lançon Philippe | La traversata | e/o* |
2019 | Prudhomme Sylvain | Vite di passaggio | 66thand2nd* |
2020 | Joncour Serge | ||
2021 | Dupont-Monod Clara | Adattarsi | Clichy* |
2022 | Hunzinger Claudie | ||
2023 | Sinno Neige |
3.3. Prix Médicis
Il Prix Médicis è stato fondato nel 1958 dal mecenate Gala Barbisan e dal romanziere Jean-Pierre Giraudoux. Storicamente, il premio era assegnato in concomitanza con il Prix Fémina, ma dal 2008 viene, invece, annunciato due giorni prima o due giorni dopo, al ristorante La Méditerranée, nel sesto arrondissement di Parigi. La giuria è composta attualmente da dieci membri17 e il presidente cambia a turno ogni due anni, seguendo l’ordine alfabetico. La ricompensa per la vittoria del premio ammonta attualmente a 1000 euro. L’obiettivo fondamentale è quello di premiare un romanzo o un racconto di un autore non ancora molto conosciuto: «sa mission est de couronner un roman, un récit, un recueil de nouvelles dont l’auteur débute ou n’a pas encore une notoriété correspondant à son talent»18. Dal 1970, è stato istituito anche il Prix Médicis étranger e, dal 1985, il Prix Médicis essai, per la saggistica, i quali vengono assegnati nello stesso giorno.
Dal 2000 al 2023, su un totale di 24 vincitori, i dati registrano una presenza del 60% di uomini, che hanno ottenuto il premio 15 volte contro le 9 vittorie riportate da donne. I dati relativi alla provenienza geografica evidenziano una nettissima predominanza della Francia con 21 su 24 autori di nazionalità francese e soltanto tre di nazionalità diversa: Jean Philippe Toussaint, belga, vincitore nel 2005 con Fuir, Dany Lafferrière, haitiano naturalizzato canadese, vincitore nel 2009 con L’Énigme du retour e Kevin Lambert, canadese, vincitore nel 2023 con Que notre joie demeure. Le case editrici francesi vedono un’importante presenza di grandi nomi dell’editoria quali Grasset, Seuil e Gallimard che da soli superano la metà dei titoli vincitori, con 14 titoli pubblicati.
autore | m/f | provenienza | titolo | editore | |
2000 | Apperry Yann | M | Francia | Diabolus in musica | Grasset |
2001 | Duteurtre Benoît | M | Francia | Le voyage en France | Gallimard |
2002 | Garréta Anne F. | F | Francia | Pas un jour | Grasset |
2003 | Mingarelli Hubert | M | Francia | Quatre soldats | Seuil |
2004 | Nimier Marie | F | Francia | La reine du silence | Gallimard |
2005 | Toussaint Jean-Philippe | M | Belgio | Fuir | Minuit |
2006 | Chalandon Sorj | M | Francia | Une promesse | Grasset |
2007 | Hatzfeld Jean | M | Francia | La stratégie des antilopes | Seuil |
2008 | Blas de Roblès Jean-Marie | M | Francia | Là où les tigres sont chez eux | Zulma |
2009 | Lafferière Dany | M | Haiti | L’Énigme du retour | Grasset |
2010 | de Kerengal Maylis | F | Francia | Naissance d’un pont | Verticales |
2011 | Lindon Mathieu | M | Francia | Ce qu’aimer veut dire | P.O.L. |
2012 | Pireyre Emmanuelle | F | Francia | Féerie générale | L’Olivier |
2013 | Darrieussecq Marie | F | Francia | Il faut beaucoup aimer les hommes | P.O.L. |
2014 | Volodine Antoine | M | Francia | Terminus radieux | Seuil |
2015 | Azoulai Nathalie | F | Francia | Titus n’aimait pas Bérénice | P.O.L. |
2016 | Jablonka Ivan | M | Francia | Laëtitia ou la fin des hommes | Seuil |
2017 | Haenel Yannick | M | Francia | Tiens ferme ta couronne | Gallimard |
2018 | Guyotat Pierre | M | Francia | Idiotie | Grasset |
2019 | Lang Luc | M | Francia | La tentation | Stock |
2020 | Delaume Chloé | F | Francia | Le cœur synthétique | Seuil |
2021 | Angot Christine | F | Francia | Le voyage dans l’Est | Flammarion |
2022 | Bayamack-Tam Emmanuelle | F | Francia | La treizième heure | P.O.L. |
2023 | Lambert Kevin | M | Canada | Que notre joie demeure | Le nouvel Attila |
Nel quadro del contesto della ricezione italiana, dai dati emerge che 11 opere su 24 sono state tradotte, di cui ben 8 titoli nei tre anni successivi all’attribuzione del premio. Le case editrici sono tutte diverse, fatta eccezione per Gremese che pubblica la traduzione di due titoli.
autore | titolo | editore | |
2000 | Apperry Yann | ||
2001 | Duteurtre Benoît | ||
2002 | Garréta Anne F. | ||
2003 | Mingarelli Hubert | Un inverno nella foresta | Nottetempo* |
2004 | Nimier Marie | ||
2005 | Toussaint Jean-Philippe | Fuggire | Fandango* |
2006 | Chalandon Sorj | ||
2007 | Hatzfeld Jean | La strategia delle antilopi | Bompiani |
2008 | Blas de Roblès Jean-Marie | ||
2009 | Lafferière Dany | L’enigma del ritorno | Gremese |
2010 | de Kerengal Maylis | Nascita di un ponte | Feltrinelli |
2011 | Lindon Mathieu | Cosa vuol dire amare | Barbès* |
2012 | Pireyre Emmanuelle | Incantesimo generale | Gremese* |
2013 | Darrieussecq Marie | ||
2014 | Volodine Antoine | Terminus radioso | 66thand2nd* |
2015 | Azoulai Nathalie | ||
2016 | Jablonka Ivan | Laetitia o la fine degli uomini | Einaudi* |
2017 | Haenel Yannick | Tieni ferma la tua corona | Neri Pozza* |
2018 | Guyotat Pierre | ||
2019 | Lang Luc | La tentazione | Clichy* |
2020 | Delaume Chloé | ||
2021 | Angot Christine | ||
2022 | Bayamack-Tam Emmanuelle | ||
2023 | Lambert Kevin |
3.4. Prix Goncourt
Il Prix Goncourt, senza dubbio tra i più celebri premi letterari francesi, fu istituito a Parigi nel 1896 per volontà di Edmond de Goncourt, che aveva chiesto nel proprio testamento la creazione di tale premio nonché di una società letteraria: «je nomme pour exécuteur testamentaire, mon ami Alphonse Daudet, à la charge pour lui de constituer […] une société littéraire […] et qui a pour objet la création ci-dessous : d’un prix annuel de 5000 francs destiné à un ouvrage littéraire ; d’une rente annuelle de 6000 francs au profit de chacun des membres de la société»19. Nacque così, nel 1903, la Société Littéraire des Goncourt che assegnò per la prima volta il premio nel dicembre di quell’anno a John-Antoine Nau per il suo romanzo Force ennemie. Dal 1914, l’Académie iniziò a riunirsi nel ristorante Drouant, nel secondo arrondissement di Parigi20. Oggi, il nome del vincitore è reso noto ogni anno all’inizio di novembre, dopo tre turni di votazioni che si svolgono tra i dieci membri dell’Accademia tra inizio settembre e fine ottobre21. Il vincitore riceve, simbolicamente, un assegno di 10 euro. Secondo il regolamento, il premio non può essere attribuito più di una volta alla stessa penna22.
Dal 2000 al 2023, su 24 premiati ci sono state solo cinque donne, con una rappresentanza, dunque, del 20% sul totale. La maggior parte degli autori è di nazionalità francese, ad eccezione di Francois Weyergans, del Belgio, vincitore nel 2005 con Trois jours chez ma mère, Leïla Slimani del Marocco, vincitrice nel 2016 con Chanson douce e Mohamed Mbougar Sarr del Senegal, vincitore nel 2021 con La plus secrète mémoire des hommes. Circa un terzo dei romanzi premiati sono stati pubblicati da Gallimard, con 7 titoli su 24, seguita da Actes Sud, con 5 titoli. L’insieme degli editori premiati risulta tuttavia piuttosto eterogeneo.
autore | m/f | provenienza | titolo | editore | |
2000 | Schuhl Jean-Jacques | M | Francia | Ingrid Caven | Gallimard |
2001 | Rufin Jean Christophe | M | Francia | Rouge Brésil | Gallimard |
2002 | Quignard Pascal | M | Francia | Les ombres errantes | Grasset |
2003 | Amette Jacques-Pierre | M | Francia | La Maîtresse de Brecht | Albin Michel |
2004 | Gaudé Laurent | M | Francia | Le soleil des Scorta | Actes Sud |
2005 | Weyergans Francois | M | Belgio | Trois jours chez ma mère | Grasset |
2006 | Littell Jonathan | M | USA* | Les Bienveillantes | Gallimard |
2007 | Leroy Gilles | M | Francia | Alabama Song | Mercure de France |
2008 | Rahimi Atiq | M | Afghanistan | Syngué Sabour. Pierre de patience | P.O.L. |
2009 | Ndiaye Marie | F | Francia | Trois femmes puissantes | Gallimard |
2010 | Houellebecq Michel | M | Francia | La carte et le territoire | Flammarion |
2011 | Jenni Alexis | M | Francia | L’Art français de la guerre | Gallimard |
2012 | Ferrari Jérome | M | Francia | Le Sermon sur la chute de Rome | Actes Sud |
2013 | Lemaitre Pierre | M | Francia | Au revoir là-haut | Albin Michel |
2014 | Salvayre Lydie | F | Francia | Pas pleurer | Seuil |
2015 | Énard Mathias | M | Francia | Boussole | Actes Sud |
2016 | Slimani Leila | F | Marocco | Chanson douce | Gallimard |
2017 | Vuillard Eric | M | Francia | L’Ordre du jour | Actes Sud |
2018 | Mathieau Nicolas | M | Francia | Les enfants après eux | Actes Sud |
2019 | Dubois Jean Paul | M | Francia | Tous les hommes n’habitent pas le monde de la même façon | L’Olivier |
2020 | Le Tellier Hervé | M | Francia | L’Anomalie | Gallimard |
2021 | Mbougar Sarr Mohamed | M | Senegal | La plus secrète mémoire des hommes | Philippe Rey |
2022 | Giraud Brigitte | F | Francia | Vivre vite | Flammarion |
2023 | Andrea Jean-Baptiste | M | Francia | Veiller sur elle | L’Iconoclaste |
* Naturalizzato francese
Per quanto riguarda la ricezione italiana, il Prix Goncourt si rivela, anche nel contesto italiano, un premio con un’altissima risonanza. Dai dati si evince, infatti, che sono solo tre i titoli non tradotti, o almeno non ancora. Per quanto attiene alla collocazione editoriale delle opere tradotte, si assiste a una relativa varietà delle case editrici, dalle più grandi come Einaudi, Feltrinelli, Mondadori a più piccole come Guanda, Dalai, Robin; tra tutte si segnala l’editore e/o che pubblica quattro titoli. La maggior parte delle traduzioni, inoltre, è stata pubblicata nei tre anni dal momento dell’attribuzione del premio (19 opere su un totale di 21).
autore | titolo | editore | |
2000 | Schuhl Jean-Jacques | ||
2001 | Rufin Jean Christophe | Rosso Brasile | Robin * |
2002 | Quignard Pascal | ||
2003 | Amette Jacques-Pierre | L’amante di Brecht | Guanda* |
2004 | Gaudé Laurent | Gli Scorta | Neri Pozza* |
2005 | Weyergans Francois | Tre giorni da mia madre | Gaffi* |
2006 | Littell Jonathan | Le benevole | Einaudi |
2007 | Leroy Gilles | Alabama Song | Dalai* |
2008 | Rahimi Atiq | Pietra di pazienza | Einaudi* |
2009 | Ndiaye Marie | Tre donne forti | Giunti* |
2010 | Houellebecq Michel | La carta e il territorio | La Nave di Teseo* |
2011 | Jenni Alexis | L’arte francese della guerra | Mondadori* |
2012 | Ferrari Jérome | Il sermone sulla caduta | e/o* |
2013 | Lemaitre Pierre | Ci rivediamo lassù | Mondadori |
2014 | Salvayre Lydie | Non piangere | L’asino d’oro* |
2015 | Énard Mathias | Bussola | e/o* |
2016 | Slimani Leila | Ninna nanna | Rizzoli* |
2017 | Vuillard Eric | L’ordine del giorno | e/o* |
2018 | Mathieau Nicolas | E i figli dopo di loro | Feltrinelli* |
2019 | Dubois Jean Paul | Non siamo tutti al mondo allo stesso mondo | Ponte delle Grazie* |
2020 | Le Tellier Hervé | L’anomalia | La Nave di Teseo* |
2021 | Mbougar Sarr Mohamed | La più recondita memoria degli uomini | e/o* |
2022 | Giraud Brigitte | Vivi Veloce | Guanda * |
2023 | Andrea Jean-Baptiste |
3.5. Prix Renaudot
Il Prix Théophraste Renaudot, più comunemente conosciuto come Prix Renaudot, è anch’esso uno dei premi più prestigiosi nel panorama letterario e editoriale francese contemporaneo. L’origine del premio è intrinsecamente connessa al Prix Goncourt. Nato nel 1925, il Prix Renaudot fu fondato quasi per gioco da un gruppo di dieci giornalisti che aspettavano i risultati della giuria per l’assegnazione del Prix Goncourt. Annoiati dalla lunga attesa fuori dal ristorante Drouant di Parigi, decisero, su suggerimento del critico Georges Charensol23, di fermarsi per pranzo. Fu durante questo momento conviviale che lo scrittore e giornalista Gaston Picard propose la creazione di un nuovo premio letterario. La condizione da rispettare era una sola: non entrare in competizione con il premio Goncourt e trovare un libro da premiare che fosse divertente: «mais à une condition, c’est que ce soit un prix à la blague. Nous n’allons pas essayer de rivaliser avec les Goncourt, nous, jeunes journalistes. Faisons un peu la blague, on va rigoler, on va essayer de trouver un bouquin marrant»24. L’anno successivo, nel 1926, la giuria del nuovo premio si riunì per la sua prima assegnazione25. Il premio è attribuito per voto segreto ogni anno il primo martedì di novembre nello storico ristorante Drouant, a Parigi, nello stesso giorno e nello stesso luogo del Prix Goncourt26. Anche in questo caso si tratta di un premio onorifico in quanto la vittoria non prevede alcuna ricompensa in denaro.
Tra il 2000 e il 2023, su un totale di 24 vincitori, i dati registrano una buona distribuzione di genere, sono infatti 13 gli uomini premiati e 11 le donne. Due terzi degli scrittori sono di nazionalità francese mentre un terzo (8 su 24) ha nazionalità diverse: Costa d’Avorio, Ucraina, Algeria, Repubblica del Congo, Marocco, Guinea, Ruanda, Belgio/Giappone. Relativamente alle case editrici, si registra una distribuzione alquanto omogenea tra i diversi editori, evidenziando tuttavia la predominanza di Grasset, Gallimard e Seuil, rispettivamente con 5, 4 e 3 titoli, che insieme rappresentano la metà del totale delle opere.
autore | m/f | provenienza | titolo | editore | |
2000 | Kourouma Ahmadou | M | Costa d’Avorio | Allah n’est pas obligé | Seuil |
2001 | Le Coz Martine | F | Francia | Céleste | Rocher |
2002 | de Cortanz Gérard | M | Francia | Assam | Albin Michel |
2003 | Claudel Philippe | M | Francia | Les Âmes grises | Stock |
2004 | Némirovsky Irène | F | Ucraina | Suite Française | Denoël |
2005 | Bouraoui Nina | F | Algeria | Mes mauvaises pensées | Stock |
2006 | Mabanckou Alain | M | Repubblica del Congo | Mémoires de porc-épic | Seuil |
2007 | Pennac Daniel | M | Marocco | Chagrin d’école | Gallimard |
2008 | Monénemo Tierno | M | Guinea | Le Roi de Kahel | Seuil |
2009 | Beigbeder Frédéric | M | Francia | Un roman français | Grasset |
2010 | Despentes Virginie | F | Francia | Apocalypse Bébé | Grasset |
2011 | Carrère Emmanuel | M | Francia | Limonov | P.O.L. |
2012 | Mukasonga Scholastique | F | Ruanda | Notre-Dame du Nil | Gallimard |
2013 | Moix Yann | M | Francia | Naissance | Grasset |
2014 | Foenkinos David | M | Francia | Charlotte | Gallimard |
2015 | de Vigan Delphin | F | Francia | D’après une histoire vraie | Lattès |
2016 | Reza Yasmina | F | Francia | Babylone | Flammarion |
2017 | Guez Oliver | M | Francia | La Disparition de Josef Mengele | Grasset |
2018 | Manteau Valérie | F | Francia | Le Sillon | Le Tripode |
2019 | Tesson Sylvain | M | Francia | La Panthère des neiges | Gallimard |
2020 | Lafon Marie-Hélène | F | Francia | Histoire du fils | Buchet/Chastel |
2021 | Nothomb Amélie | F | Belgio/Giappone | Premier Sang | Albin Michel |
2022 | Liberati Simon | M | Francia | Performance | Grasset |
2023 | Scott Ann | F | Francia | Les Insolents | Calmann-Lévy |
Guardando alla ricezione italiana, dai dati si registra un alto numero di traduzioni, con 17 opere su 24 tradotte, ovvero il 73% del totale, e 11 di queste entro i tre anni dall’attribuzione del premio. Le case editrici italiane sono diverse, tuttavia, tra quelle più note si distinguono Adelphi e Mondadori, rispettivamente con 3 e 2 traduzioni.
autore | titolo | editore | |
2000 | Kourouma Ahmadou | Allah non è mica obbligato | e/o |
2001 | Le Coz Martine | ||
2002 | de Cortanz Gérard | ||
2003 | Claudel Philippe | Le anime grigie | TEA |
2004 | Némirovsky Irène | Suite Francese | Adelphi |
2005 | Bouraoui Nina | ||
2006 | Mabanckou Alain | Memorie di un porcospino | 66thand2nd |
2007 | Pennac Daniel | Diario di scuola | Feltrinelli |
2008 | Monénemo Tierno | Il re di Kahel | Barbès* |
2009 | Beigbeder Frédéric | ||
2010 | Despentes Virginie | Apocalypse Baby | Fandango |
2011 | Carrère Emmanuel | Limonov | Adelphi* |
2012 | Mukasonga Scholastique | Nostra signora del Nilo | 66thand2nd* |
2013 | Moix Yann | ||
2014 | Foenkinos David | Charlotte | Mondadori* |
2015 | de Vigan Delphin | Da una storia vera | Mondadori* |
2016 | Reza Yasmina | Babilonia | Adelphi* |
2017 | Guez Oliver | La scomparsa di Josef Mengele | BEAT* |
2018 | Manteau Valérie | Il solco | L’orma* |
2019 | Tesson Sylvain | La pantera delle nevi | Sellerio* |
2020 | Lafon Marie-Hélène | Storia del figlio | Fazi* |
2021 | Nothomb Amélie | Primo Sangue | Voland* |
2022 | Liberati Simon | ||
2023 | Scott Ann |
3.6. Grand Prix du Roman Métis
Il Grand Prix du Roman Métis è assegnato, a partire dal 2010, ogni anno nel mese di dicembre dalla città di Saint-Denis (La Réunion) e «récompense un roman francophone paru depuis moins d’un an et véhiculant des valeurs de métissage, d’humanisme et de diversité»27. La giuria è composta da professionisti del mondo dell’editoria, tra giornalisti e scrittori, ma anche dai vincitori delle edizioni precedenti, e assegna come premio una somma di 5.000 euro. Per la selezione, le case editrici, «installées à La Réunion, dans l’océan Indien, en métropole et dans le monde francophone»28, sono invitate a presentare uno o due opere. La giuria, che si riunisce solitamente a inizio ottobre, seleziona i quattro finalisti, per poi annunciare a dicembre il nome del/della lauréat(e).
Dal 2010, anno della sua fondazione, il premio è stato attribuito a 14 scrittori e scrittrici, con una netta prevalenza di uomini, che rappresentano il 64% del totale (9 su 14). Per quanto riguarda la nazionalità dei vincitori, la situazione risulta alquanto variegata, con una netta prevalenza del continente africano, che vede 7 premiati su 14. Gli autori di nazionalità francese sono 5 su 14, di cui 4 con provenienza hors France métropolitaine, cioè extraeuropea: Maryse Condé, nata in Guadalupa, vincitrice nel 2010 con En attendant la montée des eaux, Jadd Hilal, franco-libanese di origini palestinesi, premiato nel 2018 con Des ailes au lion, Akli Tadjer, franco-algerino, vincitore nel 2021 con D’Amour et de Guerre, e Xavier Le Clerc, di origine algerina, premiato nel 2023 per l’opera Un homme sans titre. L’unico dell’Esagono, Laurent Gaudé, è stato premiato nel 2019 per Salina, les trois exils. Pur non essendoci una netta prevalenza di una casa editrice, la maggior parte delle opere premiate è pubblicata da un editore francese (12 su 14), spesso maggiore, come Gallimard, Actes Sud, Grasset e Seuil. Solo due opere sono state pubblicate da una casa editrice tunisina, Elyzad.
autore | m/f | provenienza | titolo | editore | ||
2010 | Condé Maryse | F | Francia | En attendant la montée des eaux | Jean-Claude Lattès | |
2011 | Trouillot Lyonel | M | Haiti | La Belle Amour humaine | Actes Sud | |
2012 | Monénembo Tierno | M | Guinea | Le Terroriste noir | Seuil | |
2013 | Miano Leonora | F | Camerun | La Saison de l’ombre | Grasset | |
2014 | Bofane In Koli Jean | M | Congo | Congo Inc. le testament de Bismarck | Actes Sud | |
2015 | Mbougar Sarr Mohamed | M | Senegal | Terre ceinte | Présence africaine | |
2016 | Douna Loup | F | Svizzera | L’Oragé | Mercure de France | |
2017 | Manaï Yamen | M | Tunisia | L’Amas ardent | Elyzad | |
2018 | Hilal Jadd | M | Francia | Des ailes au lion | Elyzad | |
2019 | Gaudé Laurent | M | Francia | Salina, les trois exils | Actes Sud | |
2020 | Bélem Gaëlle | F | La Réunion | Un monstre est là, derrière la porte | Gallimard | |
2021 | Tadjer Akli | M | Francia | D’Amour et de Guerre | Les Escales | |
2022 | Devi Ananda | F | Repubblica di Mauritius | Le Rire des déesses | Grasset | |
2023 | Le Clerc Xavier | M | Algeria | Un homme sans titre | Gallimard |
Per quanto riguarda la ricezione italiana, nessun’opera premiata è stata ancora tradotta.
3.7. Le Prix des Cinq Continents
Creato nel 2001 dall’Organisation Internationale de la Francophonie (OIF)29, il Prix des Cinq Continents mira «à mettre en lumière des talents littéraires reflétant l’expression de la diversité culturelle et éditoriale sur les cinq continents» e guarda alla «créativité portée par une nouvelle génération d’écrivains, hommes et femmes, au ton neuf, moderne, libre, surprenant»30. Ogni anno premia uno scrittore o una scrittrice con una somma di 10.000 euro e promuove l’opera nella scena internazionale francese, facendola, in alcuni casi, ripubblicare da una casa editrice più nota. I candidati sono selezionati dagli editori, chiamati a proporre tre titoli che siano stati pubblicati nell’anno. Nel mese di febbraio la giuria stila una lista di dieci finalisti per poi attribuire il premio a marzo. Ogni vincitore ha diritto di entrare nella giuria del premio l’anno seguente, affiancando giornalisti e scrittori di varie aree dei cinque continenti.
Poiché non è stato assegnato nel 2002, sono 21 gli autori e le autrici che hanno ricevuto il premio fino ad oggi, con una prevalenza di uomini (13 su 21), che rappresentano il 62% del totale. L’Africa rappresenta il continente di origine per più della metà degli scrittori, 11 su un totale di 21. L’attribuzione del premio comporta spesso la ripubblicazione da parte di una casa editrice francese; quindi, le opere, prima edite da case più piccole, possono essere introdotte nel panorama francese da case maggiori come Actes Sud, Seuil o Gallimard.
In Italia il premio ha una certa risonanza, dal momento che 10 delle 21 opere premiate sono state tradotte, di cui 7 entro tre anni dalla pubblicazione e 3 dopo dieci anni o più. Si nota una relativa varietà tra le case editrici che si sono occupate delle traduzioni, di cui una sola, Bompiani, è tra le maggiori. Tra le case editrici minori e indipendenti si nota una maggiore attenzione a questo premio, compaiono infatti con due titoli ciascuno e/o, Morellini e 66thand2nd.
autore | titolo | editore | |
2001 | Khlat Yasmine | ||
2002 | |||
2003 | Durin-Valois Marc | ||
2004 | Énard Mathias | La perfezione del tiro | e/o |
2005 | Mabanckou Alain | Verre cassé/Pezzi di vetro | Morellini*/66thand2nd |
2006 | Devi Ananda | Eva dalle sue rovine | Utopia |
2007 | N’Sondé Wilfried | Il morso del leopardo | Morellini * |
2008 | Haddad Hubert | Palestine | Il Maestrale * |
2009 | Efoui Kossi | ||
2010 | Lazar Liliana | Terra di uomini liberi | Tropea * |
2011 | Saucier Jocelyne | Piovevano uccelli | Iperborea |
2012 | Damas Geneviève | ||
2013 | Sewtohul Amal | ||
2014 | Daoud Kamel | Il caso Meursault | Bompiani * |
2015 | Bofane In Koli Jean | Congo Inc. il testamento di Bismarck | 66thand2nd * |
2016 | Zouari Fawzia | ||
2017 | Manaï Yamen | ||
2018 | Turine Jean Marc | ||
2019 | Jobidon Gilles | ||
2020 | Mairesse Beata Umubyeyi | I tuoi figli ovunque dispersi | e/o * |
2021 | Kattan Karim | ||
2022 | Proulx Monique |
4. Conclusioni preliminari. Per un primo bilancio quantitativo dei dati raccolti
L’analisi di questi dati consente di fare delle considerazioni su quali siano le effettive tendenze o costanti nel panorama letterario francese e francofono, ed insieme di riflettere sul versante della ricezione in Italia.
Il primo elemento che è stato evidenziato è quello del genere: considerando singolarmente ciascun premio, si osserva una netta maggioranza di autori rispetto ad autrici. Lo scarto minimo è del Renaudot, in cui sono stati premiati 13 uomini rispetto alle 11 donne, e lo scarto massimo è del Grand prix du roman de l’Académie française, in cui sono stati premiati 21 uomini e solo 4 donne. La predominanza maschile risulta dunque una costante anche nel quadro panottico: su un totale di 156 autori e autrici che hanno ricevuto uno dei premi presi in esame ben 105 sono uomini, rappresentando così il 67% del totale.
Un altro elemento interessante per una maggior comprensione del contesto editoriale in cui si inseriscono le opere premiate è quello della provenienza geografica dei/delle premiati/e. In questo caso, si è deciso di trattare i dati separatamente per quanto riguarda i cinque premi della Francia métropolitaine e i due francofoni, dal momento che questi ultimi, per propria natura, promuovono opere di autrici e autori hors-France métropolitaine. Nel caso dei primi, il quadro che emerge è, come atteso, fortemente sbilanciato verso una provenienza continentale, che rappresenta quasi l’80% dei casi, cioè 95 autori su un totale di 120. Solo il Renaudot accorcia – seppur limitatamente – questa distanza, vedendo tra i premiati soltanto il 67% di origine continentale.
Come prevedibile, la situazione risulta ribaltata se si guarda ai dati dei due premi francofoni, che invece hanno tra i premiati l’86% di origine non continentale.
Interessante è anche il risultato che viene fuori incrociando i dati di tutte le case editrici delle opere premiate, per cui è evidente come le maisons più grandi siano anche quelle maggiormente premiate. Sommando infatti il numero delle opere vincitrici per le prime quattro case con più riconoscimenti, cioè Gallimard, Grasset, Seuil e Actes Sud, si ha un risultato che rappresenta oltre il 50% del totale: su 158 titoli registrati31 e 40 case editrici in totale, le prime quattro sono rappresentate, da sole, da ben 83 titoli.
Passando ai dati sulla ricezione in Italia, dal quadro panottico risulta che più della metà delle opere vincitrici hanno una traduzione in Italia. Tuttavia, non tutti i premi ricevono la stessa attenzione, ed anzi si registra un grande disequilibrio. Se, ad esempio, le opere che hanno ricevuto il Goncourt sono state tradotte quasi tutte (21 traduzioni su 24), nessuno dei 14 titoli premiati con il Grand Prix du roman métis ha invece riscontrato l’attenzione di una casa editrice italiana. Per quanto riguarda il tempo trascorso dalla pubblicazione, ad una lettura complessiva dei dati, risulta che la maggior parte di esse, cioè circa l’80%, è stata tradotta entro 3 anni.
Per quanto riguarda infine il numero di titoli per ciascuna casa editrice italiana, si evince come non siano necessariamente quelle maggiori a guardare al panorama francese. Sono piuttosto spesso le case editrici più piccole o indipendenti a farlo, e sono infatti ad oggi quelle che detengono il maggior numero di titoli tradotti.
5. Conclusioni e prospettive di ricerca
In questa fase della nostra ricerca ci siamo concentrati soprattutto su una lettura quantitativa dei dati raccolti, cercando di individuare e descrivere delle costanti. Siamo tuttavia consapevoli che il trattamento di questi dati non rappresenta che la fase iniziale e preliminare di una riflessione più ampia sul ruolo che i premi letterari giocano nel contesto letterario contemporaneo francese e su quanto essi possano rappresentare anche in Italia una bussola per la pubblicazione di traduzioni di narrativa contemporanea d’Oltralpe. Auspichiamo, dunque, che la nostra ricerca avanzi seguendo due direzioni. Da una parte, ci proponiamo di continuare a lavorare sui dati raccolti, incrociandoli ulteriormente e cercando di arrivare a una critica che non si fermi agli aspetti meramente numerici e quantitativi, ma che sia in grado di comprendere se ci siano mutue dipendenze o divergenze tra i premi, tanto nel panorama francese che in quello dell’editoria italiana. Dall’altra parte, prevediamo di ampliare la presente analisi allargandola ad altri premi e contesti. Tra le nostre intenzioni vi è ad esempio quella di analizzare il valore che il premio Nobel riveste nella collocazione editoriale degli autori francesi contemporanei premiati e di come esso possa rappresentare un acceleratore nelle rispettive pubblicazioni. La nostra attenzione si focalizzerà dunque su Jean-Marie Gustave Le Clézio, vincitore nel 2008, Patrick Modiano, vincitore nel 2014, ed Annie Ernaux, vincitrice nel 2022, guardando alle eventuali ripubblicazioni, al ricollocamento nell’ambito editoriale e alle nuove traduzioni in Italia. Ancora, sarebbe interessante allargare l’orizzonte d’analisi ad altri premi di paesi francofoni come il Canada e il Belgio oppure della francofonia africana come il Grand prix panafricain de littérature o il Grand prix Afrique. Infine, un’ ulteriore indagine che permetterebbe di trasportare le nostre riflessioni da una prospettiva più meramente quantitativa ad una più eminentemente qualitativa, potrebbe riguardare il genere letterario e le tematiche affrontate nelle opere premiate. In questa direzione, ci proponiamo di proseguire l’indagine con un lavoro di marcatura semantica delle opere, inserendo dei tag per ciascuna di esse. La prospettiva panottica ci permetterebbe, anche su questo livello, di rilevare delle tendenze, tanto nell’ambito francese quanto in quello dell’editoria italiana, e di verificare quando e quanto i gusti del panorama letterario italiano contemporaneo si incontrano con quello francese.
- Il testo qui presentato è stato discusso da tutti gli autori in ogni fase della sua redazione, così come le ricerche e il trattamento dei dati sono stati effettuati in maniera collegiale nel quadro dei lavori dell’Osservatorio sul romanzo contemporaneo. La responsabilità finale dell’introduzione è da attribuirsi ad Annette Terracciano (Università di Napoli L’Orientale-Université de Genève) e Bianca Vallarano (Università di Napoli L’Orientale-Université de Lille), mentre quella delle conclusioni preliminari a Paolo Claudio Russo (Università di Napoli Federico II). Nella sezione della presentazione dei dati, a Paolo Claudio Russo va attribuita la redazione dei paragrafi sul Grand Prix du Roman Métis e sul Prix des Cinq Continents, ad Annette Terracciano quella dei paragrafi sul Prix Médicis e sul Prix Renaudot e a Bianca Vallarano quella dei paragrafi sul Prix Goncourt, sul Gran Prix du Roman de l’Académie Française e sul Prix Fémina. Michele Costagliola d’Abele (Università di Napoli L’Orientale) ha coordinato i lavori di ricerca, concepito la struttura del saggio e la modalità di presentazione dei dati e revisionato il testo. ↑
- URL <https://www.osservatoriosulromanzocontemporaneo.it>, consultato il 27 aprile 2024. ↑
- Il nome del gruppo è ispirato al titolo di un volume di Paolo Zanotti che rappresenta un riferimento bibliografico oltremodo interessante, e sicuramente tra i più autorevoli nel contesto italiano, per chi si occupa di letteratura francese contemporanea. Cfr. P. Zanotti, Dopo il primato. La letteratura francese dal 1968 a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2011. Il sottogruppo Dopo il primato dell’Osservatorio sul romanzo contemporaneo è coordinato da Valentina Sturli (Università di Chieti-Pescara G. d’Annunzio) con la collaborazione di Michele Costagliola d’Abele (Università di Napoli L’Orientale) e di Michela Lo Feudo (Università di Napoli Federico II). ↑
- Cfr. S. Ducas, La littérature à quel(s) prix?: Histoire des prix littéraires, Paris, La Découverte, 2013. ↑
- Società multinazionale di ricerche di mercato: URL <https://www.ipsos.com/fr-fr/prix-litteraires-quels-impacts-sur-le-marche-du-livre>, consultato il 13 aprile 2024. ↑
- La significativa differenza di coefficiente dipende da vari fattori, tra cui evidentemente il tipo di premio ricevuto. Cfr. S. Ducas, Légitimité soluble dans le marché? L’exemple des prix littéraires, in «Belphégor», 17, 2019, URL <http://journals.openedition.org/belphegor/1733>, consultato il 14 aprile 2024. ↑
- In primavera sono attribuiti invece i premi da parte delle giurie di lettori e dei media (a titolo di esempio, il premio del magazine ELLE, di RTL-Lire, France Inter). ↑
- URL <https://www.lemonde.fr/livres/article/2007/03/15/des-ecrivains-plaident-pour-un-roman-en-francais-ouvert-sur-le-monde_883572_3260.html>, consultato il 13 aprile 2024. ↑
- P. Zanotti, op. cit., p. 5. ↑
- [“L’autore del romanzo che l’Accademia ha giudicato il migliore dell’anno”] La definizione è della stessa Académie française: URL <https://www.academie-francaise.fr/grand-prix-du-roman>, consultato il 28 novembre 2023. ↑
- [“Sull’interesse delle opere, sulla loro originalità e la correttezza della trattazione dell’argomento e prende in considerazione, in ogni caso, la qualità della lingua”] URL <https://www.academie-francaise.fr/les-prix-prix-litteraires/historique>, consultato il 29 dicembre 2023. ↑
- [“Durante la sua prima riunione, stabilisce una lista di una decina di romanzi, che costituisce la prima selezione. Nel corso della seconda riunione, la selezione è ristretta a tre opere”] URL <https://www.academie-francaise.fr/les-prix-prix-litteraires/historique>, consultato il 28 novembre 2023. ↑
- «La vie heureuse. Revue féminine universelle illustrée» è una rivista mensile fondata da Louis Hachette nel 1902. Lo stesso sottotitolo «souligne assez l’intention d’asseoir une plus large audience. Celle-ci n’est pas le fruit désintéressé de quelque philanthrope ou féministe. Elle tient essentiellement à l’intuition commerciale de Louis Hachette qui impose le monopole de sa maison depuis la seconde moitié du XIXe siècle» («sottolinea l’intenzione di abbracciare una più ampia audience. Questa (la rivista) non è il frutto disinteressato di qualche filantropo o femminista. Si basa essenzialmente sull’intuizione commerciale di Louis Hachette che impone il monopolio della propria casa editrice fin dalla seconda metà del XIX secolo»), S. Ducas, Le prix Fémina: la consécration littéraire au féminin, in «Recherches féministes», XVI, 1, 2003, par. 11, URL <https://doi.org/10.7202/007343ar>, consultato il 28 novembre 2023. ↑
- [“Il primo definisce l’obiettivo del comitato, il secondo le sue modalità di azione, il terzo, il suo funzionamento. (…) Il vero cavallo di battaglia è espresso chiaramente dal primo articolo dello statuto: costituire una giuria esclusivamente femminile. Diversi resoconti della sessione insistono su questa specificità del premio di ‘rappresentare il suffragio di spiriti diversi che si incontrano tra le donne che scrivono’, di essere ‘il giudizio delle donne sulla letteratura’, e non ‘un premio che le donne si aggiudicano tra loro, e il cui interesse si limiterebbe a loro stesse’] S. Ducas, Le prix Femina: la consécration littéraire au féminin, cit., parr. 36-37 e La Vie heureuse, n. de février 1905. ↑
- Nathalie Azoulai, Évelyne Bloch-Dano, Claire Gallois, Christine Jordis, Scholastique Mukasonga, Mona Ozouf, Josyane Savigneau, Patricia Reznikov, Danièle Sallenave (membro onorario), Brigitte Giraud, Jeanne Benameur et Julie Wolkenstein, URL <https://actualitte.com/article/113377/prix-litteraires/les-prix-femina-2023-revelent-leur-premiere-selection>, consultato il 29 dicembre 2023. ↑
- Scrittrice, animatrice culturale, produttrice e speaker radiofonica, personaggio di punta di France Inter, la stazione radio più ascoltata in Francia. Ha vinto il Prix Fémina nel 1991 con il romanzo Deborah et les Anges dissipés pubblicato da Mercure de France. ↑
- La giuria attuale è composta da Marianne Alphant, Michel Braudeau, Marie Darrieussecq, Dominique Fernandez, Anne F. Garréta, Patrick Grainville, Andreï Makine, Frédéric Mitterand, Pascale Roze, Alain Veinstein. ↑
- [“La sua missione è quella di premiare un romanzo, un racconto o una raccolta di racconti scritti da un autore che è agli inizi o la cui fama non è ancora commisurata al suo talento”] URL <https://prixmedicis.wordpress.com/lhistoire/>, consultato il 20 marzo 2024. ↑
- [“Nomino come esecutore testamentario il mio amico Alphonse Daudet, con l’incarico di costituire […] una società letteraria (…) che ha per obiettivo la creazione che segue: di un premio annuale di 5000 franchi destinato a un’opera letteraria; di una rendita annuale di 6000 franchi per ognuno dei membri della Società”] URL <https://www.academiegoncourt.com/le-testament-d-edmond-goncourt>, consultato il 20 marzo 2024. ↑
- URL <https://www.academiegoncourt.com/1903-une-double-naissance>, consultato il 20 marzo 2024. ↑
- URL <https://www.academiegoncourt.com/presentation-prix-goncourt>, consultato il 20 marzo 2024. ↑
- Un caso eccezionale è rappresentato da Romain Gary che ottenne il premio due volte, la prima volta nel 1956, con il romanzo Les racines du ciel, e la seconda volta nel 1975, con il romanzo La vie devant soi. In questa seconda occasione l’autore aveva firmato il romanzo con lo pseudonimo di Emile Ajar, ed era stato il cognato dell’autore ad accettare il premio, per poi svelare la verità dopo solo la morte di Gary nel 1980. ↑
- [“Tutto ebbe inizio nel 1925. All’epoca, la giuria del Prix Goncourt era molto divisa e le deliberazioni potevano durare diverse ore fino all’annuncio del vincitore. Alcuni giornalisti erano infastiditi da questa attesa, che spesso coincideva con l’ora di pranzo. Per motivi pratici, per avere il tempo di pranzare, il critico Georges Charensol suggerì ai suoi colleghi giornalisti di pranzare tutti insieme verso le 11, mentre i giurati stavano ancora deliberando, prima di iniziare la maratona giornalistica del pomeriggio”] URL <https://www.radiofrance.fr/franceculture/naissance-du-prix-renaudot-quand-tout-est-parti-d-une-blague-3260008>, consultato il 27 aprile 2024. ↑
- [“Ma a una condizione: deve essere un premio scherzoso. Noi giovani giornalisti non cercheremo di competere con i Goncourt. Scherziamo, ridiamo, cerchiamo di trovare un libro divertente”] URL <https://www.radiofrance.fr/franceculture/naissance-du-prix-renaudot-quand-tout-est-parti-d-une-blague-3260008>, consultato il 20 marzo 2024. ↑
- Il premio fu assegnato per la prima volta nel 1926 ad Armand Lunel per il suo romanzo Nicolo-Peccavi ou l’Affaire Dreyfus à Carpentras. ↑
- La giuria attuale è composta dal presidente Jean-Noël Pancrazi, dal segretario generale Georges-Olivier Châteaureynaud, Jean-Marie Gustave Le Clézio, Franz-Olivier Giesbert, Dominique Bona, Patrick Besson, Frédéric Beigbeder, Cécile Guilbert, Stéphanie Janicot et Mohammed Aïssaoui. Cfr. URL <https://www.livreshebdo.fr/article/les-finalistes-du-prix-renaudot-2023>, consultato il 20 marzo 2024. ↑
- [“Premia un romanzo francofono pubblicato da meno di un anno e che veicoli dei valori di métissage, umanesimo, diversità”] URL <https://www.la-reunion-des-livres.re/categorie/manifestations/prix-litteraires/grand-prix-du-roman-metis/>, consultato il 20 marzo 2024. ↑
- [“Situate a La Réunion, nell’Oceano Indiano, nella metropoli e nel mondo francofono”] ibidem. ↑
- Nata il 20 marzo 1970, l’OIF ad oggi comprende 88 membri, tra stati e governi, e si impegna a promuovere la lingua francese, la diversità culturale e il plurilinguismo, nonché i valori della pace e della democrazia; cfr. URL <https://www.francophonie.org/node/81>, consultato il 20 marzo 2024. ↑
- [“A mettere in luce i talenti letterari che riflettano l’espressione della diversità culturale ed editoriale sui cinque continenti […] creatività guidata da una nuova generazione di scrittori, uomini e donne, con un tono nuovo, moderno, libero e sorprendente”] URL <https://www.francophonie.org/un-peu-dhistoire-776>, consultato il 20 marzo 2024. ↑
- Da ricordare che due romanzi sono stati ripubblicati da una seconda casa editrice: Meursault, contre-enquête di Kamel Daoud è stato pubblicato da Barzakh nel 2013 e da Actes Sud nel 2014; Le Corps de ma mère di Fawzia Zouari è stato pubblicato da Joëlle Losfeld nel 2016 e da Déméter nel 2020. ↑