·

Letteratura contemporanea e premi letterari in Francia. Per una prima ricognizione dei principali premi francesi e della loro eco nel contesto editoriale italiano

DOI

Introduzione

Nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio sul romanzo contemporaneo2, progetto di ricerca triennale di ricognizione sulla narrativa del terzo millennio diretto da Francesco de Cristofaro ed Elisabetta Abignente dell’Università di Napoli Federico II, il gruppo Dopo il primato3 si pone come obiettivo precipuo quello di fotografare tendenze, generi privilegiati e autori di riferimento del panorama della letteratura francese contemporanea, dagli inizi del terzo millennio a oggi.
Il presente contributo nasce dalle riflessioni sorte in seno alle attività del suddetto gruppo di lavoro e presenta i risultati preliminari di una ricerca eminentemente quantitativa che ha raccolto e catalogato i dati riguardanti sette premi letterari francesi (Grand Prix du Roman de l’Académie française, Prix Fémina, Prix Médicis, Prix Goncourt, Prix Renaudot, Grand prix du Roman Métis, Prix des Cinq Continents) nell’arco temporale che va dal 2000 al 2023.
Dopo una prima contestualizzazione del campo di studio, ovvero una riflessione di carattere generale sull’importanza dei premi letterari francesi, e sul loro ruolo nel panorama letterario contemporaneo, segue la presentazione dell’impianto metodologico, la definizione del corpus di riferimento e la presentazione delle categorie di analisi assunte. Nella seconda parte, si presentano i sette premi, focalizzando l’attenzione sia sul contesto editoriale francese sia sulla ricezione in Italia degli autori e delle opere premiate. Il contributo si conclude, infine, con una sintesi di questa prima ricognizione, a partire dalle costanti numeriche individuate, e con alcune proposte di interpretazione dei dati da una prospettiva più specificamente qualitativa che gli autori si propongono di approfondire nel prosieguo dei lavori del presente progetto di ricerca.

1. Il ruolo dei premi letterari nel panorama culturale francese contemporaneo

Nel panorama culturale francese contemporaneo, i premi letterari rappresentano un punto di riferimento particolarmente importante e costituiscono una sorta di faro che aiuta a navigare nel vasto oceano della produzione letteraria4. Essi non solo orientano i lettori nelle proprie scelte aiutandoli a crearsi un proprio orizzonte di attese, ma guidano anche i critici e gli addetti ai lavori nel campo dell’editoria, esercitando un potere non trascurabile nel plasmare il contesto letterario da molteplici punti di vista: essi, infatti, possono fungere da trampolino di lancio per la carriera di giovani autori e autrici, da spunto per il dibattito culturale e soprattutto hanno la capacità di influenzare in maniera sensibile il mercato editoriale.
Per quanto concerne il ruolo che i premi letterari ricoprono nella carriera di scrittori e scrittrici emergenti, la loro assegnazione assicura innanzitutto una immediata e importante visibilità. Tale caratteristica si rivela ancor più evidente nel caso di autori ed autrici provenienti da paesi francofoni, per i/le quali i premi assumono la funzione di megafono, permettendo di far conoscere ad un pubblico più ampio opere che resterebbero altrimenti confinate a contesti geografici più marginali. Dall’analisi dei dati della presente ricerca, è emerso come l’assegnazione di un premio rappresenti un vero e proprio volano per la carriera di uno scrittore, che, dopo l’attribuzione, non solo può dedicarsi alla scrittura più intensamente e a tempo pieno, ma ha anche spesso la possibilità di pubblicare con editori più famosi e con una più importante diffusione e, di conseguenza, di essere potenzialmente tradotto in diverse lingue. Poiché i premi letterari in Francia sono numerosi, e non tutti godono degli stessi riscontri e dello stesso riconoscimento, il livello di tale risonanza cambia a seconda del premio ricevuto. Nel dibattito culturale, l’attribuzione dei premi letterari si muove secondo una duplice direzione in quanto le opere premiate diventano poi oggetto tanto della riflessione accademica e critica quanto del dibattito pubblico. Inoltre, non è trascurabile il fatto che l’insieme dei premi influenza innegabilmente il mercato editoriale, al punto che essi possono essere definiti come dei veri e propri acceleratori delle vendite. Non è un caso, infatti, che i premi vengano assegnati in autunno, a poche settimane dalle festività natalizie, periodo in cui si moltiplicano le vendite anche nel campo dell’editoria. Secondo i dati Ipsos5, all’attribuzione del premio è direttamente proporzionale un impatto economico considerevole: la settimana che segue l’attribuzione del premio, un titolo registra infatti un numero di vendite moltiplicato secondo un coefficiente variabile tra 2 e 56.
Ogni anno in Francia tra ottobre e novembre ha luogo l’attribuzione dei premi letterari da parte delle giurie di esperti (scrittori, critici, giornalisti)7. In vista di questo appuntamento, le nuove uscite compaiono solitamente sul mercato editoriale tra agosto e settembre. L’autunno è quindi la stagione della cosiddetta rentrée littéraire. Questo periodo in Francia rappresenta un momento di grande fermento e di intense campagne pubblicitarie in cui giornali, televisione e radio costituiscono un’eccezionale vetrina tanto per gli scrittori emergenti quanto per quelli affermati.

2. I sette premi letterari presi in esame

Per il presente contributo, abbiamo selezionato sette premi letterari che ci sono sembrati più rappresentativi, cinque più propriamente francesi e due, per così dire, francofoni: il Grand Prix du Roman de l’Académie Française, il Prix Fémina, il Prix Médicis, il Prix Goncourt, il Prix Renaudot, il Grand Prix du Roman Métis e il Prix des Cinq Continents. La distinzione tra premi francesi e francofoni scaturisce dalle riflessioni presentate nell’ormai celebre articolo “La littérature monde en français”, pubblicato su Le Monde nel 20078 e firmato da quarantaquattro autori ed autrici tra cui Tahar Ben Jelloun, Maryse Condé, Didier Daeninckx, Édouard Glissant, Nancy Huston, Jean-Marie Le Clézio. In questo testo, gli autori riflettono sui meccanismi di attribuzione dei grandi premi letterari, interrogandosi sulla disparità delle provenienze geografiche degli autori premiati e in particolare sull’esclusione di autori ed autrici provenienti dai “margini”, vale a dire dal cosiddetto mondo della francofonia.
Nella scelta di questi sette premi abbiamo cercato di intersecare parametri diversi. Innanzitutto, abbiamo selezionato i cinque premi che nel contesto francese sono considerati più emblematici, vale a dire con una più alta risonanza a livello del mercato editoriale e del dibattito culturale, seguendo lo studio di Zanotti9: Prix Goncourt, Grand Prix du Roman de l’Académie française, Prix Médicis, Prix Renaudot, Prix Fémina. A questi ci è sembrato opportuno aggiungere i due premi più significativi nel contesto della francofonia, alla luce della citata riflessione sulla necessità di inserire nel dibattito culturale francese le voci provenienti d’“hors France”. Da qui, l’inclusione nel nostro corpus di riferimento del Grand Prix du Roman Métis e del Prix des Cinq Continents.
La stagione della rentrée littéraire si apre l’ultimo giovedì di ottobre con il Gran Prix du Roman de l’Académie Française. Segue, il primo mercoledì di novembre, il Prix Fémina. Due giorni dopo ha luogo l’attribuzione del Prix Médicis. A inizio novembre sono anche annunciati, nello stesso giorno, il Prix Goncourt e il Prix Renaudot. Il Gran Prix du Roman Métis è assegnato a dicembre. Ultimo, tra gennaio e marzo dell’anno successivo, il Prix des Cinq Continents.
Per la presentazione e lo studio dei premi, siamo ricorsi all’ausilio di grafici e tabelle di riferimento. Più in particolare, la presentazione di ciascun premio si avvale dell’ausilio di due tabelle: nella prima sono riportati i dati relativi all’opera premiata originale e nella seconda quelli che riguardano le eventuali traduzioni in lingua italiana. In entrambi i casi, le prime due colonne riportano l’anno di attribuzione del premio e il nome dell’autore/autrice premiato/a. Nella sezione francese, seguono quattro colonne che raccolgono le informazioni che ci sono sembrate particolarmente importanti per poter avere un’idea esaustiva del contesto editoriale in cui si inseriscono le opere premiate, ovvero: il genere dell’autore/autrice, la provenienza geografica, il titolo dell’opera premiata e la casa editrice di pubblicazione. Nella parte che sintetizza i dati italiani, seguono, invece, due colonne che riportano il titolo in lingua italiana e la relativa casa editrice. Nel caso in cui la traduzione sia stata pubblicata entro i tre anni dall’attribuzione del premio, il nome della casa editrice italiana è seguito da un asterisco.
Per quanto riguarda il contesto francese, le informazioni raccolte permettono innanzitutto di capire il genere degli autori che sono premiati e quali sono le case editrici che si collocano nella “palmarès” delle opere premiate. In un’ottica di ricezione italiana, invece, ciò che ci interessa è capire quali sono i premi che rappresentano in maniera più incisiva un acceleratore per quanto riguarda il processo di diffusione in Italia, quali sono le case editrici che assicurano più traduzioni e quanto tempo intercorre tra l’attribuzione del premio e la pubblicazione della traduzione. Ciò, nell’ottica di capire quanto i premi letterari influenzino il panorama editoriale francese, ma, di conseguenza, anche quello italiano.

3. Presentazione dei dati raccolti

3.1. Grand prix du roman de l’Académie française

Il Grand prix du roman de l’Académie française, nato nel 1914, è uno dei più prestigiosi premi letterari francesi, con una ricompensa che raggiunge oggi i 10.000 euro e che premia «l’auteur du roman que l’Académie a jugé le meilleur de l’année»10. È assegnato ogni anno, alla fine del mese di ottobre, dalla Commissione del Grand Prix (formata da dodici membri scelti in seno all’Académie française), aprendo così tradizionalmente la stagione dei premi letterari in Francia. Il giudizio degli accademici si concentra «sur l’intérêt des ouvrages, sur leur originalité et la justesse de traitement du sujet et il prend en compte, dans tous les cas, la qualité de la langue»11. La commissione procede alla selezione dei candidati − proposti dagli accademici − in due fasi: «à l’issue de sa première réunion, elle établit une liste d’une dizaine de romans, qui constitue la première sélection […] À l’issue de la deuxième réunion, la sélection est restreinte à trois ouvrages»12. I tre nomi sono infine proposti in ordine di preferenza dalla Commissione a tutti i membri dell’Accademia, che vota.
Tra il 2000 ed il 2023, su un totale di 25 vincitori (2 ex aequo nel 2015), la predominanza di genere è nettamente maschile, con solo il 16% rappresentato da donne, così come la nazionalità dei premiati è quasi esclusivamente francese. Non hanno infatti nazionalità francese solo Joël Dicker, svizzero, vincitore nel 2012 con La vérité sur l’affaire Harry Quebert, e Sansal Boualem, algerino, vincitore nel 2015 con 2084: la fin du monde. Le case editrici premiate sono quasi tutte maggiori, con una netta predominanza di Gallimard, che ottiene il premio 11 volte su 25.

  autore m/f provenienza titolo editore
2000 Quignard Pascal M Francia Terrasse à Rome Gallimard
2001 Neuhoff Éric M Francia Un bien fou Albin Michel
2002 Ferranti Marie F Francia La Princesse de Mantoue Gallimard
2003 Pancrazi Jean-Noël M Francia Tout est passé si vite Gallimard
2004 du Boucheron Bernard M Francia Court serpent Gallimard
2005 Jelinek Henriette F Francia Le destin de Louri Voronine Fallois
2006 Littell Jonathan M Stati Uniti Les Bienveillantes Gallimard
2007 Alexakis Vassillis M Franco-greco Ap. J.-C. Stock
2008 Bressant Marc M Francia La Dernière Conférence Fallois
2009 Michon Pierre M Francia Les Onze Verdier
2010 Faye Éric M Francia Nagasaki Stock
2011 Chalandon Sorj M Francia Retour à Killybegs Grasset
2012 Dicker Joël M Svizzera La Vérité sur l’affaire Harry Quebert Fallois
2013 Ono-dit-Biot Christophe M Francia Plonger Gallimard
2014 Bosc Adrien M Francia Constellation Stock
2015 Kaddour Hédi (ex æquo)

Sansal Boualem (ex æquo)

M

M

Franco-tunisino

Algeria

Les Prépondérants

2084 : la fin du monde

Gallimard

Gallimard

2016 de Clermont-Tonnerre Adélaïde F Francia Le Dernier des nôtres Grasset
2017 Rondeau Daniel M Francia Mécaniques du chaos Grasset
2018 Pascal Camille M Francia L’Été des quatre rois Plon
2019 Binet Laurent M Francia Civilizations Grasset
2020 de Montety Étienne M Francia La Grande Épreuve Stock
2021 Désérable François-Henri M Francia Mon maître et mon vainqueur Gallimard
2022 da Empoli Giuliano M Italia Le mage du Kremlin Gallimard
2023 Barbéris Dominique F Francia Une façon d’aimer Gallimard

Per quanto riguarda la ricezione italiana, il Grand prix du roman de l’Académie française rappresenta un premio con una relativa risonanza. Le opere tradotte risultano essere 12 su 25, di cui quasi tutte pubblicate entro i tre anni dall’attribuzione del premio (10 titoli su 12). A pubblicare le traduzioni italiane sono, nella maggior parte dei casi, editori di una certa rilevanza nazionale, con soli tre testi tradotti da piccole case editrici come Crocetti, Corbaccio e Barbès.

  autore titolo editore
2000 Quignard Pascal    
2001 Neuhoff Éric    
2002 Ferranti Marie La Principessa di Mantova Corbaccio*
2003 Pancrazi Jean-Noël    
2004 du Boucheron Bernard    
2005 Jelinek Henriette    
2006 Littell Jonathan Le benevole Einaudi*
2007 Alexakis Vassillis d.C. Crocetti*
2008 Bressant Marc    
2009 Michon Pierre Gli Undici Adelphi
2010 Faye Éric Nagasaki Barbès*
2011 Chalandon Sorj    
2012 Dicker Joël La verità sul caso Harry Quebert Bompiani*
2013 Ono-dit-Biot Christophe Immersione Bompiani*
2014 Bosc Adrien    
2015 Kaddour Hédi (ex æquo)

Sansal Boualem (ex æquo)

2084. La fine del mondo Neri Pozza*
2016 de Clermont-Tonnerre Adélaïde L’ultimo di noi Sperling & Kupfer*
2017 Rondeau Daniel    
2018 Pascal Camille    
2019 Binet Laurent Civilizzazioni La Nave di Teseo*
2020 de Montety Étienne    
2021 Désérable François-Henri Il mio padrone e il mio vincitore La Nave di Teseo*
2022 da Empoli Giuliano Il mago del Cremlino Mondadori*
2023 Barbéris Dominique    
3.2. Prix Fémina

Il Prix Fémina nasce nel 1904 dall’idea di ventidue collaboratrici della rivista La vie heureuse13 per proporre un premio che fosse alternativo al più canonico Goncourt. L’opera premiata può essere in versi o in prosa. Il titolo è puramente onorifico poiché non è prevista alcuna ricompensa pecuniaria. Lo Statuto del comitato, alla sua fondazione, prevede tre articoli:

Le premier définit le but du comité, le deuxième, ses moyens d’action, le troisième, son mode de fonctionnement. […] Le véritable cheval de bataille, l’article premier des statuts l’exprime clairement: constituer un jury exclusivement féminin. Plusieurs comptes rendus de séance insistent sur cette spécificité du prix de ‘représenter le suffrage des esprits divers qui se rencontrent parmi les femmes qui écrivent’, d’être ‘le jugement des femmes sur la littérature’, et non ‘une prime que les femmes s’accordent entre elles, et dont l’intérêt se restreindrait à elles’14.

Il premio è attribuito ogni anno all’inizio di novembre da una giuria attualmente composta da tredici donne15 e presieduta dall’animatrice e produttrice radiofonica Paula Jacques16. La giuria rivela la prima selezione di romanzi (circa 15 francesi e 15 stranieri) riunendosi presso il ristorante La Closerie des Lilas, nel sesto arrondissement di Parigi, a metà settembre. I finalisti sono poi annunciati alla fine di ottobre. Il nome del/della vincitore/vincitrice è pubblicato all’inizio di novembre.
Tra il 2000 ed il 2023, su un totale di 24 vincitori, c’è un relativo equilibrio tra autori ed autrici, anche se la predominanza spetta sempre agli uomini, che con 14 riconoscimenti rappresentano il 60% del totale. Tra gli autori e le autrici premiati, tre non hanno nazionalità francese: Dai Sijie, autore di nazionalità cinese che vince nel 2003 con Le complexe de Di, Léonora Miano, autrice camerunense, che vince nel 2013 con La saison de l’ombre e Yanick Lahens, autrice haitiana, vincitrice nel 2014 con Bain de lune. Per quanto concerne la collocazione editoriale delle opere premiate, si può notare una relativa varietà tra le case editrici francesi (13 diverse), ma spicca ancora una volta su tutte Gallimard con cinque titoli, seguita da P.O.L., Stock e Grasset, ciascuna con tre opere premiate.

  autore m/f provenienza titolo editore
2000 Laurens Camille F Francia Dans ces bras-là P.O.L
2001 Ndiaye Maria F Francia Rosie Carpe Minuit
2002 Thomas Chantal F Francia Les Adieux à la Reine Seuil
2003 Sijie Dai M Cina Le complexe de Di Gallimard
2004 Dubois Jean-Paul M Francia Une vie française L’Olivier
2005 Jauffret Régis M Francia Asiles de fous Gallimard
2006 Huston Nancy F Francia/Canada Lignes de faille Actes Sud
2007 Fottorino Éric M Francia Baisers de cinéma Gallimard
2008 Fournier Jean-Louis M Francia Où on va, papa? Stock
2009 Aubry Gwenaëlle F Francia Personne Mercure de France
2010 Lapeyre Patrick M Francia La vie est brève et le désir sans fin P.O.L.
2011 Liberati Simon M Francia Jayne Mansfield 1967 Grasset
2012 Deville Patrick M Francia Peste & Choléra Seuil
2013 Miano Léonora F Camerun La saison de l’ombre Grasset
2014 Lahens Yanick F Haiti Bain de lune Sabine Wespieser
2015 Boltanski Christophe M Francia La cache Stock
2016 Malte Marcus M Francia Le garçon Zulma
2017 Jaenada Philippe M Francia La serpe Juillard
2018 Lançon Philippe M Francia Le Lambeau Gallimard
2019 Prudhomme Sylvain M Francia Par les routes L’Arbalète-Gallimard
2020 Joncour Serge M Francia Nature humaine Flammarion
2021 Dupont-Monod Clara F Francia S’adapter Stock
2022 Hunzinger Claudie F Francia Un chien à ma table Grasset
2023 Sinno Neige F Francia Triste tigre P.O.L.

La risonanza del premio in Italia è particolarmente alta. Le opere tradotte rappresentano il 75% del totale (18 su 24), e quasi tutte entro tre anni dall’attribuzione del premio (16 su 18). C’è grande varietà tra le case editrici italiane che hanno proposto le traduzioni, dalle più grandi come Einaudi, Rizzoli, Feltrinelli e Adelphi, fino a case editrici più piccole e/o indipendenti come Guanda, Fandango, e/o, 66th and 2nd.

  autore titolo editore
2000 Laurens Camille Tra le sue braccia Einaudi*
2001 Ndiaye Maria Rosie Carpe Morellini
2002 Thomas Chantal Addio alla mia regina  Rizzoli*
2003 Sijie Dai Muo e la vergine cinese Adelphi*
2004 Dubois Jean-Paul Una vita francese Rizzoli*
2005 Jauffret Régis    
2006 Huston Nancy Un difetto impercettibile Rizzoli*
2007 Fottorino Éric    
2008 Fournier Jean-Louis    
2009 Aubry Gwenaëlle Nessuno Barbès*
2010 Lapeyre Patrick La vita è breve e il desiderio infinito Guanda*
2011 Liberati Simon Jayne Mansfield 1967 Fandango*
2012 Deville Patrick Peste & Colera  e/o*
2013 Miano Léonora La stagione dell’ombra Feltrinelli
2014 Lahens Yanick Bagno di luna Gremese*
2015 Boltanski Christophe Il nascondiglio Sellerio*
2016 Malte Marcus Il ragazzo Fazi*
2017 Jaenada Philippe Lo strano caso di Henri Girard Sellerio*
2018 Lançon Philippe La traversata e/o*
2019 Prudhomme Sylvain Vite di passaggio 66thand2nd*
2020 Joncour Serge    
2021 Dupont-Monod Clara Adattarsi Clichy*
2022 Hunzinger Claudie    
2023 Sinno Neige    
3.3. Prix Médicis

Il Prix Médicis è stato fondato nel 1958 dal mecenate Gala Barbisan e dal romanziere Jean-Pierre Giraudoux. Storicamente, il premio era assegnato in concomitanza con il Prix Fémina, ma dal 2008 viene, invece, annunciato due giorni prima o due giorni dopo, al ristorante La Méditerranée, nel sesto arrondissement di Parigi. La giuria è composta attualmente da dieci membri17 e il presidente cambia a turno ogni due anni, seguendo l’ordine alfabetico. La ricompensa per la vittoria del premio ammonta attualmente a 1000 euro. L’obiettivo fondamentale è quello di premiare un romanzo o un racconto di un autore non ancora molto conosciuto: «sa mission est de couronner un roman, un récit, un recueil de nouvelles dont l’auteur débute ou n’a pas encore une notoriété correspondant à son talent»18. Dal 1970, è stato istituito anche il Prix Médicis étranger e, dal 1985, il Prix Médicis essai, per la saggistica, i quali vengono assegnati nello stesso giorno.
Dal 2000 al 2023, su un totale di 24 vincitori, i dati registrano una presenza del 60% di uomini, che hanno ottenuto il premio 15 volte contro le 9 vittorie riportate da donne. I dati relativi alla provenienza geografica evidenziano una nettissima predominanza della Francia con 21 su 24 autori di nazionalità francese e soltanto tre di nazionalità diversa: Jean Philippe Toussaint, belga, vincitore nel 2005 con Fuir, Dany Lafferrière, haitiano naturalizzato canadese, vincitore nel 2009 con L’Énigme du retour e Kevin Lambert, canadese, vincitore nel 2023 con Que notre joie demeure. Le case editrici francesi vedono un’importante presenza di grandi nomi dell’editoria quali Grasset, Seuil e Gallimard che da soli superano la metà dei titoli vincitori, con 14 titoli pubblicati.

  autore m/f provenienza titolo editore
2000 Apperry Yann M Francia Diabolus in musica Grasset
2001 Duteurtre Benoît M Francia Le voyage en France Gallimard
2002 Garréta Anne F. F Francia Pas un jour  Grasset
2003 Mingarelli Hubert M Francia Quatre soldats Seuil
2004 Nimier Marie F Francia La reine du silence Gallimard
2005 Toussaint Jean-Philippe M Belgio Fuir Minuit
2006 Chalandon Sorj M Francia Une promesse Grasset
2007 Hatzfeld Jean M Francia La stratégie des antilopes Seuil
2008 Blas de Roblès Jean-Marie M Francia Là où les tigres sont chez eux  Zulma
2009 Lafferière Dany M Haiti L’Énigme du retour Grasset
2010 de Kerengal Maylis F Francia Naissance d’un pont Verticales
2011 Lindon Mathieu M Francia Ce qu’aimer veut dire P.O.L.
2012 Pireyre Emmanuelle F Francia Féerie générale L’Olivier
2013 Darrieussecq Marie F Francia Il faut beaucoup aimer les hommes P.O.L.
2014 Volodine Antoine M Francia Terminus radieux Seuil
2015 Azoulai Nathalie F Francia Titus n’aimait pas Bérénice P.O.L.
2016 Jablonka Ivan M Francia Laëtitia ou la fin des hommes Seuil
2017 Haenel Yannick M Francia Tiens ferme ta couronne Gallimard
2018 Guyotat Pierre M Francia Idiotie Grasset
2019 Lang Luc M Francia La tentation Stock
2020 Delaume Chloé F Francia Le cœur synthétique Seuil
2021 Angot Christine F Francia Le voyage dans l’Est Flammarion
2022 Bayamack-Tam Emmanuelle F Francia La treizième heure P.O.L.
2023 Lambert Kevin M Canada Que notre joie demeure Le nouvel Attila

Nel quadro del contesto della ricezione italiana, dai dati emerge che 11 opere su 24 sono state tradotte, di cui ben 8 titoli nei tre anni successivi all’attribuzione del premio. Le case editrici sono tutte diverse, fatta eccezione per Gremese che pubblica la traduzione di due titoli.

  autore titolo editore
2000 Apperry Yann    
2001 Duteurtre Benoît    
2002 Garréta Anne F.    
2003 Mingarelli Hubert Un inverno nella foresta Nottetempo*
2004 Nimier Marie    
2005 Toussaint Jean-Philippe Fuggire Fandango*
2006 Chalandon Sorj    
2007 Hatzfeld Jean La strategia delle antilopi Bompiani
2008 Blas de Roblès Jean-Marie    
2009 Lafferière Dany L’enigma del ritorno Gremese
2010 de Kerengal Maylis Nascita di un ponte Feltrinelli
2011 Lindon Mathieu Cosa vuol dire amare Barbès*
2012 Pireyre Emmanuelle Incantesimo generale Gremese*
2013 Darrieussecq Marie    
2014 Volodine Antoine Terminus radioso 66thand2nd*
2015 Azoulai Nathalie    
2016 Jablonka Ivan Laetitia o la fine degli uomini  Einaudi*
2017 Haenel Yannick Tieni ferma la tua corona  Neri Pozza*
2018 Guyotat Pierre    
2019 Lang Luc La tentazione Clichy*
2020 Delaume Chloé    
2021 Angot Christine    
2022 Bayamack-Tam Emmanuelle    
2023 Lambert Kevin    
3.4. Prix Goncourt

Il Prix Goncourt, senza dubbio tra i più celebri premi letterari francesi, fu istituito a Parigi nel 1896 per volontà di Edmond de Goncourt, che aveva chiesto nel proprio testamento la creazione di tale premio nonché di una società letteraria: «je nomme pour exécuteur testamentaire, mon ami Alphonse Daudet, à la charge pour lui de constituer […] une société littéraire […] et qui a pour objet la création ci-dessous : d’un prix annuel de 5000 francs destiné à un ouvrage littéraire ; d’une rente annuelle de 6000 francs au profit de chacun des membres de la société»19. Nacque così, nel 1903, la Société Littéraire des Goncourt che assegnò per la prima volta il premio nel dicembre di quell’anno a John-Antoine Nau per il suo romanzo Force ennemie. Dal 1914, l’Académie iniziò a riunirsi nel ristorante Drouant, nel secondo arrondissement di Parigi20. Oggi, il nome del vincitore è reso noto ogni anno all’inizio di novembre, dopo tre turni di votazioni che si svolgono tra i dieci membri dell’Accademia tra inizio settembre e fine ottobre21. Il vincitore riceve, simbolicamente, un assegno di 10 euro. Secondo il regolamento, il premio non può essere attribuito più di una volta alla stessa penna22.
Dal 2000 al 2023, su 24 premiati ci sono state solo cinque donne, con una rappresentanza, dunque, del 20% sul totale. La maggior parte degli autori è di nazionalità francese, ad eccezione di Francois Weyergans, del Belgio, vincitore nel 2005 con Trois jours chez ma mère, Leïla Slimani del Marocco, vincitrice nel 2016 con Chanson douce e Mohamed Mbougar Sarr del Senegal, vincitore nel 2021 con La plus secrète mémoire des hommes. Circa un terzo dei romanzi premiati sono stati pubblicati da Gallimard, con 7 titoli su 24, seguita da Actes Sud, con 5 titoli. L’insieme degli editori premiati risulta tuttavia piuttosto eterogeneo.

  autore m/f provenienza titolo editore
2000 Schuhl Jean-Jacques M Francia Ingrid Caven Gallimard
2001 Rufin Jean Christophe M Francia Rouge Brésil Gallimard
2002 Quignard Pascal M Francia Les ombres errantes Grasset
2003 Amette Jacques-Pierre M Francia La Maîtresse de Brecht Albin Michel
2004 Gaudé Laurent M Francia Le soleil des Scorta Actes Sud
2005 Weyergans Francois M Belgio Trois jours chez ma mère Grasset
2006 Littell Jonathan M USA* Les Bienveillantes Gallimard
2007 Leroy Gilles M Francia Alabama Song Mercure de France
2008 Rahimi Atiq M Afghanistan Syngué Sabour. Pierre de patience P.O.L.
2009 Ndiaye Marie F Francia Trois femmes puissantes Gallimard
2010 Houellebecq Michel M Francia La carte et le territoire Flammarion
2011 Jenni Alexis M Francia L’Art français de la guerre Gallimard
2012 Ferrari Jérome M Francia Le Sermon sur la chute de Rome Actes Sud
2013 Lemaitre Pierre M Francia Au revoir là-haut Albin Michel
2014 Salvayre Lydie F Francia Pas pleurer Seuil
2015 Énard Mathias M Francia Boussole Actes Sud
2016 Slimani Leila F Marocco Chanson douce Gallimard
2017 Vuillard Eric M Francia L’Ordre du jour Actes Sud
2018 Mathieau Nicolas M Francia Les enfants après eux Actes Sud
2019 Dubois Jean Paul M Francia Tous les hommes n’habitent pas le monde de la même façon L’Olivier
2020 Le Tellier Hervé M Francia L’Anomalie Gallimard
2021 Mbougar Sarr Mohamed M Senegal La plus secrète mémoire des hommes Philippe Rey
2022 Giraud Brigitte F Francia Vivre vite Flammarion
2023 Andrea Jean-Baptiste M Francia Veiller sur elle L’Iconoclaste

* Naturalizzato francese

Per quanto riguarda la ricezione italiana, il Prix Goncourt si rivela, anche nel contesto italiano, un premio con un’altissima risonanza. Dai dati si evince, infatti, che sono solo tre i titoli non tradotti, o almeno non ancora. Per quanto attiene alla collocazione editoriale delle opere tradotte, si assiste a una relativa varietà delle case editrici, dalle più grandi come Einaudi, Feltrinelli, Mondadori a più piccole come Guanda, Dalai, Robin; tra tutte si segnala l’editore e/o che pubblica quattro titoli. La maggior parte delle traduzioni, inoltre, è stata pubblicata nei tre anni dal momento dell’attribuzione del premio (19 opere su un totale di 21).

  autore titolo editore
2000 Schuhl Jean-Jacques    
2001 Rufin Jean Christophe Rosso Brasile Robin *
2002 Quignard Pascal    
2003 Amette Jacques-Pierre L’amante di Brecht Guanda*
2004 Gaudé Laurent Gli Scorta Neri Pozza*
2005 Weyergans Francois Tre giorni da mia madre Gaffi*
2006 Littell Jonathan Le benevole Einaudi
2007 Leroy Gilles Alabama Song Dalai*
2008 Rahimi Atiq Pietra di pazienza Einaudi*
2009 Ndiaye Marie Tre donne forti Giunti*
2010 Houellebecq Michel La carta e il territorio La Nave di Teseo*
2011 Jenni Alexis L’arte francese della guerra  Mondadori*
2012 Ferrari Jérome Il sermone sulla caduta e/o*
2013 Lemaitre Pierre Ci rivediamo lassù Mondadori
2014 Salvayre Lydie Non piangere L’asino d’oro*
2015 Énard Mathias Bussola e/o*
2016 Slimani Leila Ninna nanna Rizzoli*
2017 Vuillard Eric L’ordine del giorno e/o*
2018 Mathieau Nicolas E i figli dopo di loro Feltrinelli*
2019 Dubois Jean Paul Non siamo tutti al mondo allo stesso mondo Ponte delle Grazie*
2020 Le Tellier Hervé L’anomalia La Nave di Teseo*
2021 Mbougar Sarr Mohamed La più recondita memoria degli uomini e/o*
2022 Giraud Brigitte Vivi Veloce Guanda *
2023 Andrea Jean-Baptiste    
3.5. Prix Renaudot

Il Prix Théophraste Renaudot, più comunemente conosciuto come Prix Renaudot, è anch’esso uno dei premi più prestigiosi nel panorama letterario e editoriale francese contemporaneo. L’origine del premio è intrinsecamente connessa al Prix Goncourt. Nato nel 1925, il Prix Renaudot fu fondato quasi per gioco da un gruppo di dieci giornalisti che aspettavano i risultati della giuria per l’assegnazione del Prix Goncourt. Annoiati dalla lunga attesa fuori dal ristorante Drouant di Parigi, decisero, su suggerimento del critico Georges Charensol23, di fermarsi per pranzo. Fu durante questo momento conviviale che lo scrittore e giornalista Gaston Picard propose la creazione di un nuovo premio letterario. La condizione da rispettare era una sola: non entrare in competizione con il premio Goncourt e trovare un libro da premiare che fosse divertente: «mais à une condition, c’est que ce soit un prix à la blague. Nous n’allons pas essayer de rivaliser avec les Goncourt, nous, jeunes journalistes. Faisons un peu la blague, on va rigoler, on va essayer de trouver un bouquin marrant»24. L’anno successivo, nel 1926, la giuria del nuovo premio si riunì per la sua prima assegnazione25. Il premio è attribuito per voto segreto ogni anno il primo martedì di novembre nello storico ristorante Drouant, a Parigi, nello stesso giorno e nello stesso luogo del Prix Goncourt26. Anche in questo caso si tratta di un premio onorifico in quanto la vittoria non prevede alcuna ricompensa in denaro.
Tra il 2000 e il 2023, su un totale di 24 vincitori, i dati registrano una buona distribuzione di genere, sono infatti 13 gli uomini premiati e 11 le donne. Due terzi degli scrittori sono di nazionalità francese mentre un terzo (8 su 24) ha nazionalità diverse: Costa d’Avorio, Ucraina, Algeria, Repubblica del Congo, Marocco, Guinea, Ruanda, Belgio/Giappone. Relativamente alle case editrici, si registra una distribuzione alquanto omogenea tra i diversi editori, evidenziando tuttavia la predominanza di Grasset, Gallimard e Seuil, rispettivamente con 5, 4 e 3 titoli, che insieme rappresentano la metà del totale delle opere.

  autore m/f provenienza titolo editore
2000 Kourouma Ahmadou M Costa d’Avorio Allah n’est pas obligé Seuil
2001 Le Coz Martine F Francia Céleste Rocher
2002 de Cortanz Gérard M Francia Assam Albin Michel
2003 Claudel Philippe M Francia Les  Âmes grises Stock
2004 Némirovsky Irène F Ucraina Suite Française Denoël
2005 Bouraoui Nina F Algeria Mes mauvaises pensées Stock
2006 Mabanckou Alain M Repubblica del Congo Mémoires de porc-épic Seuil
2007 Pennac Daniel M Marocco Chagrin d’école Gallimard
2008 Monénemo Tierno M Guinea Le Roi de Kahel Seuil
2009 Beigbeder Frédéric M Francia Un roman français Grasset
2010 Despentes Virginie F Francia Apocalypse Bébé Grasset
2011 Carrère Emmanuel M Francia Limonov P.O.L.
2012 Mukasonga Scholastique F Ruanda Notre-Dame du Nil Gallimard
2013 Moix Yann M Francia Naissance Grasset
2014 Foenkinos David M Francia Charlotte Gallimard
2015 de Vigan Delphin F Francia D’après une histoire vraie Lattès
2016 Reza Yasmina F Francia Babylone Flammarion
2017 Guez Oliver M Francia La Disparition de Josef Mengele Grasset
2018 Manteau Valérie F Francia Le Sillon Le Tripode
2019 Tesson Sylvain M Francia La Panthère des neiges Gallimard
2020 Lafon Marie-Hélène F Francia Histoire du fils Buchet/Chastel
2021 Nothomb Amélie F Belgio/Giappone Premier Sang Albin Michel
2022 Liberati Simon M Francia Performance Grasset
2023 Scott Ann F Francia Les Insolents Calmann-Lévy

Guardando alla ricezione italiana, dai dati si registra un alto numero di traduzioni, con 17 opere su 24 tradotte, ovvero il 73% del totale, e 11 di queste entro i tre anni dall’attribuzione del premio. Le case editrici italiane sono diverse, tuttavia, tra quelle più note si distinguono Adelphi e Mondadori, rispettivamente con 3 e 2 traduzioni.

  autore titolo  editore
2000 Kourouma Ahmadou Allah non è mica obbligato e/o
2001 Le Coz Martine    
2002 de Cortanz Gérard    
2003 Claudel Philippe Le anime grigie TEA
2004 Némirovsky Irène Suite Francese Adelphi
2005 Bouraoui Nina    
2006 Mabanckou Alain Memorie di un porcospino 66thand2nd
2007 Pennac Daniel Diario di scuola Feltrinelli
2008 Monénemo Tierno Il re di Kahel Barbès*
2009 Beigbeder Frédéric    
2010 Despentes Virginie Apocalypse Baby Fandango
2011 Carrère Emmanuel Limonov Adelphi*
2012 Mukasonga Scholastique Nostra signora del Nilo 66thand2nd*
2013 Moix Yann    
2014 Foenkinos David Charlotte Mondadori*
2015 de Vigan Delphin Da una storia vera Mondadori*
2016 Reza Yasmina Babilonia Adelphi*
2017 Guez Oliver La scomparsa di Josef Mengele BEAT*
2018 Manteau Valérie Il solco L’orma*
2019 Tesson Sylvain La pantera delle nevi Sellerio*
2020 Lafon Marie-Hélène Storia del figlio Fazi*
2021 Nothomb Amélie Primo Sangue Voland*
2022 Liberati Simon    
2023 Scott Ann    
3.6. Grand Prix du Roman Métis

Il Grand Prix du Roman Métis è assegnato, a partire dal 2010, ogni anno nel mese di dicembre dalla città di Saint-Denis (La Réunion) e «récompense un roman francophone paru depuis moins d’un an et véhiculant des valeurs de métissage, d’humanisme et de diversité»27. La giuria è composta da professionisti del mondo dell’editoria, tra giornalisti e scrittori, ma anche dai vincitori delle edizioni precedenti, e assegna come premio una somma di 5.000 euro. Per la selezione, le case editrici, «installées à La Réunion, dans l’océan Indien, en métropole et dans le monde francophone»28, sono invitate a presentare uno o due opere. La giuria, che si riunisce solitamente a inizio ottobre, seleziona i quattro finalisti, per poi annunciare a dicembre il nome del/della lauréat(e).
Dal 2010, anno della sua fondazione, il premio è stato attribuito a 14 scrittori e scrittrici, con una netta prevalenza di uomini, che rappresentano il 64% del totale (9 su 14). Per quanto riguarda la nazionalità dei vincitori, la situazione risulta alquanto variegata, con una netta prevalenza del continente africano, che vede 7 premiati su 14. Gli autori di nazionalità francese sono 5 su 14, di cui 4 con provenienza hors France métropolitaine, cioè extraeuropea: Maryse Condé, nata in Guadalupa, vincitrice nel 2010 con En attendant la montée des eaux, Jadd Hilal, franco-libanese di origini palestinesi, premiato nel 2018 con Des ailes au lion, Akli Tadjer, franco-algerino, vincitore nel 2021 con D’Amour et de Guerre, e Xavier Le Clerc, di origine algerina, premiato nel 2023 per l’opera Un homme sans titre. L’unico dell’Esagono, Laurent Gaudé, è stato premiato nel 2019 per Salina, les trois exils. Pur non essendoci una netta prevalenza di una casa editrice, la maggior parte delle opere premiate è pubblicata da un editore francese (12 su 14), spesso maggiore, come Gallimard, Actes Sud, Grasset e Seuil. Solo due opere sono state pubblicate da una casa editrice tunisina, Elyzad.

  autore m/f provenienza titolo editore
2010 Condé Maryse F Francia En attendant la montée des eaux Jean-Claude Lattès
2011 Trouillot Lyonel M Haiti La Belle Amour humaine Actes Sud
2012 Monénembo Tierno M Guinea Le Terroriste noir Seuil
2013 Miano Leonora F Camerun La Saison de l’ombre Grasset
2014 Bofane In Koli Jean M Congo Congo Inc. le testament de Bismarck Actes Sud
2015 Mbougar Sarr Mohamed M Senegal Terre ceinte Présence africaine
2016 Douna Loup F Svizzera L’Oragé Mercure de France
2017 Manaï Yamen M Tunisia L’Amas ardent Elyzad
2018 Hilal Jadd M Francia Des ailes au lion Elyzad
2019 Gaudé Laurent M Francia Salina, les trois exils Actes Sud
2020 Bélem Gaëlle F La Réunion Un monstre est là, derrière la porte Gallimard
2021 Tadjer Akli M Francia D’Amour et de Guerre Les Escales
2022 Devi Ananda F Repubblica di Mauritius Le Rire des déesses Grasset
2023 Le Clerc Xavier M Algeria Un homme sans titre Gallimard

Per quanto riguarda la ricezione italiana, nessun’opera premiata è stata ancora tradotta.

3.7. Le Prix des Cinq Continents

Creato nel 2001 dall’Organisation Internationale de la Francophonie (OIF)29, il Prix des Cinq Continents mira «à mettre en lumière des talents littéraires reflétant l’expression de la diversité culturelle et éditoriale sur les cinq continents» e guarda alla «créativité portée par une nouvelle génération d’écrivains, hommes et femmes, au ton neuf, moderne, libre, surprenant»30. Ogni anno premia uno scrittore o una scrittrice con una somma di 10.000 euro e promuove l’opera nella scena internazionale francese, facendola, in alcuni casi, ripubblicare da una casa editrice più nota. I candidati sono selezionati dagli editori, chiamati a proporre tre titoli che siano stati pubblicati nell’anno. Nel mese di febbraio la giuria stila una lista di dieci finalisti per poi attribuire il premio a marzo. Ogni vincitore ha diritto di entrare nella giuria del premio l’anno seguente, affiancando giornalisti e scrittori di varie aree dei cinque continenti.
Poiché non è stato assegnato nel 2002, sono 21 gli autori e le autrici che hanno ricevuto il premio fino ad oggi, con una prevalenza di uomini (13 su 21), che rappresentano il 62% del totale. L’Africa rappresenta il continente di origine per più della metà degli scrittori, 11 su un totale di 21. L’attribuzione del premio comporta spesso la ripubblicazione da parte di una casa editrice francese; quindi, le opere, prima edite da case più piccole, possono essere introdotte nel panorama francese da case maggiori come Actes Sud, Seuil o Gallimard.

  autore m/f provenienza titolo editore
2001 Khlat Yasmine F Libano Le désespoir est un péché Seuil
2002          
2003 Durin-Valois Marc M Francia Chamelle Jean Claude Lattès
2004 Énard Mathias M Francia La Perfection du tir Actes Sud
2005 Mabanckou Alain M Congo Verre Cassé Seuil (2e fois)
2006 Devi Ananda F Mauritius Ève de ses décombres Gallimard
2007 N’Sondé Wilfried M Congo Le Cœur des enfants léopards Actes Sud
2008 Haddad Hubert M Tunisia Palestine Zulma
2009 Efoui Kossi M Togo Solo d’un revenant Seuil
2010 Lazar Liliana F Romania Terre des affranchis Gaïa
2011 Saucier Jocelyne F Québec Il pleuvait des oiseaux XYZ
2012 Damas Geneviève F Belgio Si tu passes la rivière Luce Wilquin
2013 Sewtohul Amal M Mauritius Made in Mauritius Gallimard
2014 Daoud Kamel M Algeria Meursault, contre-enquête Barzakh (2013) / Actes Sud (2014)
2015 Bofane In Koli Jean M Congo Congo Inc. le testament de Bismarck Actes Sud
2016 Zouari Fawzia F Tunisia Le Corps de ma mère Joëlle Losfeld (2016) / Déméter (2020)
2017 Manaï Yamen M Tunisia L’Amas ardent Elyzad
2018 Turine Jean Marc M Belgio La Théo des fleuves Esperluète
2019 Jobidon Gilles M Québec Le Tranquille affligé Leméac
2020 Mairesse Beata Umubyeyi F Rwanda Tous tes enfants dispersés Autrement
2021 Kattan Karim M Palestina Le Palais des deux collines Elyzad
2022 Proulx Monique F Québec Enlève la nuit Boréal

In Italia il premio ha una certa risonanza, dal momento che 10 delle 21 opere premiate sono state tradotte, di cui 7 entro tre anni dalla pubblicazione e 3 dopo dieci anni o più. Si nota una relativa varietà tra le case editrici che si sono occupate delle traduzioni, di cui una sola, Bompiani, è tra le maggiori. Tra le case editrici minori e indipendenti si nota una maggiore attenzione a questo premio, compaiono infatti con due titoli ciascuno e/o, Morellini e 66thand2nd.

  autore titolo editore
2001 Khlat Yasmine    
2002      
2003 Durin-Valois Marc    
2004 Énard Mathias La perfezione del tiro e/o
2005 Mabanckou Alain Verre cassé/Pezzi di vetro Morellini*/66thand2nd
2006 Devi Ananda Eva dalle sue rovine Utopia
2007 N’Sondé Wilfried Il morso del leopardo Morellini *
2008 Haddad Hubert Palestine Il Maestrale *
2009 Efoui Kossi    
2010 Lazar Liliana Terra di uomini liberi Tropea *
2011 Saucier Jocelyne Piovevano uccelli Iperborea
2012 Damas Geneviève    
2013 Sewtohul Amal    
2014 Daoud Kamel Il caso Meursault Bompiani *
2015 Bofane In Koli Jean Congo Inc. il testamento di Bismarck 66thand2nd *
2016 Zouari Fawzia    
2017 Manaï Yamen    
2018 Turine Jean Marc    
2019 Jobidon Gilles    
2020 Mairesse Beata Umubyeyi I tuoi figli ovunque dispersi e/o *
2021 Kattan Karim    
2022 Proulx Monique    

4. Conclusioni preliminari. Per un primo bilancio quantitativo dei dati raccolti

L’analisi di questi dati consente di fare delle considerazioni su quali siano le effettive tendenze o costanti nel panorama letterario francese e francofono, ed insieme di riflettere sul versante della ricezione in Italia.
Il primo elemento che è stato evidenziato è quello del genere: considerando singolarmente ciascun premio, si osserva una netta maggioranza di autori rispetto ad autrici. Lo scarto minimo è del Renaudot, in cui sono stati premiati 13 uomini rispetto alle 11 donne, e lo scarto massimo è del Grand prix du roman de l’Académie française, in cui sono stati premiati 21 uomini e solo 4 donne. La predominanza maschile risulta dunque una costante anche nel quadro panottico: su un totale di 156 autori e autrici che hanno ricevuto uno dei premi presi in esame ben 105 sono uomini, rappresentando così il 67% del totale.

Immagine che contiene testo, numero, Carattere, linea

Descrizione generata automaticamente

Immagine che contiene schermata, testo, diagramma, Carattere

Descrizione generata automaticamente

Un altro elemento interessante per una maggior comprensione del contesto editoriale in cui si inseriscono le opere premiate è quello della provenienza geografica dei/delle premiati/e. In questo caso, si è deciso di trattare i dati separatamente per quanto riguarda i cinque premi della Francia métropolitaine e i due francofoni, dal momento che questi ultimi, per propria natura, promuovono opere di autrici e autori hors-France métropolitaine. Nel caso dei primi, il quadro che emerge è, come atteso, fortemente sbilanciato verso una provenienza continentale, che rappresenta quasi l’80% dei casi, cioè 95 autori su un totale di 120. Solo il Renaudot accorcia – seppur limitatamente – questa distanza, vedendo tra i premiati soltanto il 67% di origine continentale.

Immagine che contiene testo, numero, linea, Carattere

Descrizione generata automaticamente

Immagine che contiene schermata, testo, diagramma, cerchio

Descrizione generata automaticamente

Come prevedibile, la situazione risulta ribaltata se si guarda ai dati dei due premi francofoni, che invece hanno tra i premiati l’86% di origine non continentale.

Immagine che contiene testo, schermata, Diagramma, linea

Descrizione generata automaticamente

Immagine che contiene schermata, testo, diagramma, Carattere

Descrizione generata automaticamente

Interessante è anche il risultato che viene fuori incrociando i dati di tutte le case editrici delle opere premiate, per cui è evidente come le maisons più grandi siano anche quelle maggiormente premiate. Sommando infatti il numero delle opere vincitrici per le prime quattro case con più riconoscimenti, cioè Gallimard, Grasset, Seuil e Actes Sud, si ha un risultato che rappresenta oltre il 50% del totale: su 158 titoli registrati31 e 40 case editrici in totale, le prime quattro sono rappresentate, da sole, da ben 83 titoli.

Immagine che contiene testo, numero, Policromia, software

Descrizione generata automaticamente

Passando ai dati sulla ricezione in Italia, dal quadro panottico risulta che più della metà delle opere vincitrici hanno una traduzione in Italia. Tuttavia, non tutti i premi ricevono la stessa attenzione, ed anzi si registra un grande disequilibrio. Se, ad esempio, le opere che hanno ricevuto il Goncourt sono state tradotte quasi tutte (21 traduzioni su 24), nessuno dei 14 titoli premiati con il Grand Prix du roman métis ha invece riscontrato l’attenzione di una casa editrice italiana. Per quanto riguarda il tempo trascorso dalla pubblicazione, ad una lettura complessiva dei dati, risulta che la maggior parte di esse, cioè circa l’80%, è stata tradotta entro 3 anni.

Immagine che contiene testo, schermata, Carattere, diagramma

Descrizione generata automaticamente

Immagine che contiene testo, schermata, Carattere, diagramma

Descrizione generata automaticamente

Per quanto riguarda infine il numero di titoli per ciascuna casa editrice italiana, si evince come non siano necessariamente quelle maggiori a guardare al panorama francese. Sono piuttosto spesso le case editrici più piccole o indipendenti a farlo, e sono infatti ad oggi quelle che detengono il maggior numero di titoli tradotti.

Immagine che contiene testo, software, numero, Carattere

Descrizione generata automaticamente

5. Conclusioni e prospettive di ricerca

In questa fase della nostra ricerca ci siamo concentrati soprattutto su una lettura quantitativa dei dati raccolti, cercando di individuare e descrivere delle costanti. Siamo tuttavia consapevoli che il trattamento di questi dati non rappresenta che la fase iniziale e preliminare di una riflessione più ampia sul ruolo che i premi letterari giocano nel contesto letterario contemporaneo francese e su quanto essi possano rappresentare anche in Italia una bussola per la pubblicazione di traduzioni di narrativa contemporanea d’Oltralpe. Auspichiamo, dunque, che la nostra ricerca avanzi seguendo due direzioni. Da una parte, ci proponiamo di continuare a lavorare sui dati raccolti, incrociandoli ulteriormente e cercando di arrivare a una critica che non si fermi agli aspetti meramente numerici e quantitativi, ma che sia in grado di comprendere se ci siano mutue dipendenze o divergenze tra i premi, tanto nel panorama francese che in quello dell’editoria italiana. Dall’altra parte, prevediamo di ampliare la presente analisi allargandola ad altri premi e contesti. Tra le nostre intenzioni vi è ad esempio quella di analizzare il valore che il premio Nobel riveste nella collocazione editoriale degli autori francesi contemporanei premiati e di come esso possa rappresentare un acceleratore nelle rispettive pubblicazioni. La nostra attenzione si focalizzerà dunque su Jean-Marie Gustave Le Clézio, vincitore nel 2008, Patrick Modiano, vincitore nel 2014, ed Annie Ernaux, vincitrice nel 2022, guardando alle eventuali ripubblicazioni, al ricollocamento nell’ambito editoriale e alle nuove traduzioni in Italia. Ancora, sarebbe interessante allargare l’orizzonte d’analisi ad altri premi di paesi francofoni come il Canada e il Belgio oppure della francofonia africana come il Grand prix panafricain de littérature o il Grand prix Afrique. Infine, un’ ulteriore indagine che permetterebbe di trasportare le nostre riflessioni da una prospettiva più meramente quantitativa ad una più eminentemente qualitativa, potrebbe riguardare il genere letterario e le tematiche affrontate nelle opere premiate. In questa direzione, ci proponiamo di proseguire l’indagine con un lavoro di marcatura semantica delle opere, inserendo dei tag per ciascuna di esse. La prospettiva panottica ci permetterebbe, anche su questo livello, di rilevare delle tendenze, tanto nell’ambito francese quanto in quello dell’editoria italiana, e di verificare quando e quanto i gusti del panorama letterario italiano contemporaneo si incontrano con quello francese.


  1. Il testo qui presentato è stato discusso da tutti gli autori in ogni fase della sua redazione, così come le ricerche e il trattamento dei dati sono stati effettuati in maniera collegiale nel quadro dei lavori dell’Osservatorio sul romanzo contemporaneo. La responsabilità finale dell’introduzione è da attribuirsi ad Annette Terracciano (Università di Napoli L’Orientale-Université de Genève) e Bianca Vallarano (Università di Napoli L’Orientale-Université de Lille), mentre quella delle conclusioni preliminari a Paolo Claudio Russo (Università di Napoli Federico II). Nella sezione della presentazione dei dati, a Paolo Claudio Russo va attribuita la redazione dei paragrafi sul Grand Prix du Roman Métis e sul Prix des Cinq Continents, ad Annette Terracciano quella dei paragrafi sul Prix Médicis e sul Prix Renaudot e a Bianca Vallarano quella dei paragrafi sul Prix Goncourt, sul Gran Prix du Roman de l’Académie Française e sul Prix Fémina. Michele Costagliola d’Abele (Università di Napoli L’Orientale) ha coordinato i lavori di ricerca, concepito la struttura del saggio e la modalità di presentazione dei dati e revisionato il testo.
  2. URL <https://www.osservatoriosulromanzocontemporaneo.it>, consultato il 27 aprile 2024.
  3. Il nome del gruppo è ispirato al titolo di un volume di Paolo Zanotti che rappresenta un riferimento bibliografico oltremodo interessante, e sicuramente tra i più autorevoli nel contesto italiano, per chi si occupa di letteratura francese contemporanea. Cfr. P. Zanotti, Dopo il primato. La letteratura francese dal 1968 a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2011. Il sottogruppo Dopo il primato dell’Osservatorio sul romanzo contemporaneo è coordinato da Valentina Sturli (Università di Chieti-Pescara G. d’Annunzio) con la collaborazione di Michele Costagliola d’Abele (Università di Napoli L’Orientale) e di Michela Lo Feudo (Università di Napoli Federico II).
  4. Cfr. S. Ducas, La littérature à quel(s) prix?: Histoire des prix littéraires, Paris, La Découverte, 2013.
  5. Società multinazionale di ricerche di mercato: URL <https://www.ipsos.com/fr-fr/prix-litteraires-quels-impacts-sur-le-marche-du-livre>, consultato il 13 aprile 2024.
  6. La significativa differenza di coefficiente dipende da vari fattori, tra cui evidentemente il tipo di premio ricevuto. Cfr. S. Ducas, Légitimité soluble dans le marché? L’exemple des prix littéraires, in «Belphégor», 17, 2019, URL <http://journals.openedition.org/belphegor/1733>, consultato il 14 aprile 2024.
  7. In primavera sono attribuiti invece i premi da parte delle giurie di lettori e dei media (a titolo di esempio, il premio del magazine ELLE, di RTL-Lire, France Inter).
  8. URL <https://www.lemonde.fr/livres/article/2007/03/15/des-ecrivains-plaident-pour-un-roman-en-francais-ouvert-sur-le-monde_883572_3260.html>, consultato il 13 aprile 2024.
  9. P. Zanotti, op. cit., p. 5.
  10. [“L’autore del romanzo che l’Accademia ha giudicato il migliore dell’anno”] La definizione è della stessa Académie française: URL <https://www.academie-francaise.fr/grand-prix-du-roman>, consultato il 28 novembre 2023.
  11. [“Sull’interesse delle opere, sulla loro originalità e la correttezza della trattazione dell’argomento e prende in considerazione, in ogni caso, la qualità della lingua”] URL <https://www.academie-francaise.fr/les-prix-prix-litteraires/historique>, consultato il 29 dicembre 2023.
  12. [“Durante la sua prima riunione, stabilisce una lista di una decina di romanzi, che costituisce la prima selezione. Nel corso della seconda riunione, la selezione è ristretta a tre opere”] URL <https://www.academie-francaise.fr/les-prix-prix-litteraires/historique>, consultato il 28 novembre 2023.
  13. «La vie heureuse. Revue féminine universelle illustrée» è una rivista mensile fondata da Louis Hachette nel 1902. Lo stesso sottotitolo «souligne assez l’intention d’asseoir une plus large audience. Celle-ci n’est pas le fruit désintéressé de quelque philanthrope ou féministe. Elle tient essentiellement à l’intuition commerciale de Louis Hachette qui impose le monopole de sa maison depuis la seconde moitié du XIXe siècle» («sottolinea l’intenzione di abbracciare una più ampia audience. Questa (la rivista) non è il frutto disinteressato di qualche filantropo o femminista. Si basa essenzialmente sull’intuizione commerciale di Louis Hachette che impone il monopolio della propria casa editrice fin dalla seconda metà del XIX secolo»), S. Ducas, Le prix Fémina: la consécration littéraire au féminin, in «Recherches féministes», XVI, 1, 2003, par. 11, URL <https://doi.org/10.7202/007343ar>, consultato il 28 novembre 2023.
  14. [“Il primo definisce l’obiettivo del comitato, il secondo le sue modalità di azione, il terzo, il suo funzionamento. (…) Il vero cavallo di battaglia è espresso chiaramente dal primo articolo dello statuto: costituire una giuria esclusivamente femminile. Diversi resoconti della sessione insistono su questa specificità del premio di ‘rappresentare il suffragio di spiriti diversi che si incontrano tra le donne che scrivono’, di essere ‘il giudizio delle donne sulla letteratura’, e non ‘un premio che le donne si aggiudicano tra loro, e il cui interesse si limiterebbe a loro stesse’] S. Ducas, Le prix Femina: la consécration littéraire au féminin, cit., parr. 36-37 e La Vie heureuse, n. de février 1905.
  15. Nathalie Azoulai, Évelyne Bloch-Dano, Claire Gallois, Christine Jordis, Scholastique Mukasonga, Mona Ozouf, Josyane Savigneau, Patricia Reznikov, Danièle Sallenave (membro onorario), Brigitte Giraud, Jeanne Benameur et Julie Wolkenstein, URL <https://actualitte.com/article/113377/prix-litteraires/les-prix-femina-2023-revelent-leur-premiere-selection>, consultato il 29 dicembre 2023.
  16. Scrittrice, animatrice culturale, produttrice e speaker radiofonica, personaggio di punta di France Inter, la stazione radio più ascoltata in Francia. Ha vinto il Prix Fémina nel 1991 con il romanzo Deborah et les Anges dissipés pubblicato da Mercure de France.
  17. La giuria attuale è composta da Marianne Alphant, Michel Braudeau, Marie Darrieussecq, Dominique Fernandez, Anne F. Garréta, Patrick Grainville, Andreï Makine, Frédéric Mitterand, Pascale Roze, Alain Veinstein.
  18. [“La sua missione è quella di premiare un romanzo, un racconto o una raccolta di racconti scritti da un autore che è agli inizi o la cui fama non è ancora commisurata al suo talento”] URL <https://prixmedicis.wordpress.com/lhistoire/>, consultato il 20 marzo 2024.
  19. [“Nomino come esecutore testamentario il mio amico Alphonse Daudet, con l’incarico di costituire […] una società letteraria (…) che ha per obiettivo la creazione che segue: di un premio annuale di 5000 franchi destinato a un’opera letteraria; di una rendita annuale di 6000 franchi per ognuno dei membri della Società”] URL <https://www.academiegoncourt.com/le-testament-d-edmond-goncourt>, consultato il 20 marzo 2024.
  20.  URL <https://www.academiegoncourt.com/1903-une-double-naissance>, consultato il 20 marzo 2024.
  21.  URL <https://www.academiegoncourt.com/presentation-prix-goncourt>, consultato il 20 marzo 2024.
  22. Un caso eccezionale è rappresentato da Romain Gary che ottenne il premio due volte, la prima volta nel 1956, con il romanzo Les racines du ciel, e la seconda volta nel 1975, con il romanzo La vie devant soi. In questa seconda occasione l’autore aveva firmato il romanzo con lo pseudonimo di Emile Ajar, ed era stato il cognato dell’autore ad accettare il premio, per poi svelare la verità dopo solo la morte di Gary nel 1980.
  23. [“Tutto ebbe inizio nel 1925. All’epoca, la giuria del Prix Goncourt era molto divisa e le deliberazioni potevano durare diverse ore fino all’annuncio del vincitore. Alcuni giornalisti erano infastiditi da questa attesa, che spesso coincideva con l’ora di pranzo. Per motivi pratici, per avere il tempo di pranzare, il critico Georges Charensol suggerì ai suoi colleghi giornalisti di pranzare tutti insieme verso le 11, mentre i giurati stavano ancora deliberando, prima di iniziare la maratona giornalistica del pomeriggio”] URL <https://www.radiofrance.fr/franceculture/naissance-du-prix-renaudot-quand-tout-est-parti-d-une-blague-3260008>, consultato il 27 aprile 2024.
  24.  [“Ma a una condizione: deve essere un premio scherzoso. Noi giovani giornalisti non cercheremo di competere con i Goncourt. Scherziamo, ridiamo, cerchiamo di trovare un libro divertente”] URL <https://www.radiofrance.fr/franceculture/naissance-du-prix-renaudot-quand-tout-est-parti-d-une-blague-3260008>, consultato il 20 marzo 2024.
  25. Il premio fu assegnato per la prima volta nel 1926 ad Armand Lunel per il suo romanzo Nicolo-Peccavi ou l’Affaire Dreyfus à Carpentras.
  26. La giuria attuale è composta dal presidente Jean-Noël Pancrazi, dal segretario generale Georges-Olivier Châteaureynaud, Jean-Marie Gustave Le Clézio, Franz-Olivier Giesbert, Dominique Bona, Patrick Besson, Frédéric Beigbeder, Cécile Guilbert, Stéphanie Janicot et Mohammed Aïssaoui. Cfr. URL <https://www.livreshebdo.fr/article/les-finalistes-du-prix-renaudot-2023>, consultato il 20 marzo 2024.
  27. [“Premia un romanzo francofono pubblicato da meno di un anno e che veicoli dei valori di métissage, umanesimo, diversità”] URL <https://www.la-reunion-des-livres.re/categorie/manifestations/prix-litteraires/grand-prix-du-roman-metis/>, consultato il 20 marzo 2024.
  28. [“Situate a La Réunion, nell’Oceano Indiano, nella metropoli e nel mondo francofono”] ibidem.
  29. Nata il 20 marzo 1970, l’OIF ad oggi comprende 88 membri, tra stati e governi, e si impegna a promuovere la lingua francese, la diversità culturale e il plurilinguismo, nonché i valori della pace e della democrazia; cfr. URL <https://www.francophonie.org/node/81>, consultato il 20 marzo 2024.
  30. [“A mettere in luce i talenti letterari che riflettano l’espressione della diversità culturale ed editoriale sui cinque continenti […] creatività guidata da una nuova generazione di scrittori, uomini e donne, con un tono nuovo, moderno, libero e sorprendente”] URL <https://www.francophonie.org/un-peu-dhistoire-776>, consultato il 20 marzo 2024.
  31. Da ricordare che due romanzi sono stati ripubblicati da una seconda casa editrice: Meursault, contre-enquête di Kamel Daoud è stato pubblicato da Barzakh nel 2013 e da Actes Sud nel 2014; Le Corps de ma mère di Fawzia Zouari è stato pubblicato da Joëlle Losfeld nel 2016 e da Déméter nel 2020.

This article presents the preliminary results of a research conducted by the Dopo il primato group, within the framework of the Osservatorio sul romanzo contemporaneo. The main goal of the group is to examine the trends, privileged genres and authors of contemporary French literature from 2000 to 2023, in the system of literary prizes that have great impact in the French and francophone cultural landscape. After a contextualisation of the field of study and a reflection on the importance of French literary prizes in the contemporary panorama, the article examines individual prizes, looking first at the French publishing context and then at the reception of prize-winning authors in Italy. Finally, the article concludes with a summary of the results obtained by cross-referencing the data and with some proposals for the interpretation of these results, indicating perspectives of qualitative research for the future work of the project.

Michele Costagliola d’Abele currently teaches French Literature at the University of Naples L’Orientale. He holds a PhD in cotutorship between the University of Naples L’Orientale and the Université Paris Ouest la Défense during which he worked on the relationship between Italo Calvino and the Oulipo. He was a post-doctoral fellow at the University of Geneva where he conducted research on the encoding of subjectivity in the literary text. His research interests range from modern and contemporary French literature (Perec, Queneau, Garréta, Pancraz etc.) to literary translation and linguistic-pragmatic analysis of the literary text.

Paolo Claudio Russo graduated in Classical Literature and then in Modern Philology at the University of Naples Federico II by discussing a thesis in Latin Paleography. During his studies, he spent nine months as an Erasmus student at the Université Sorbonne Nouvelle in Paris. He is a member of the research group Dopo il primato within the Osservatorio sul romanzo contemporaneo, directed by Elisabetta Abignente and Francesco de Cristofaro at the University of Naples Federico II.

Annette Terracciano is a PhD candidate in Literary, Linguistic and Comparative Studies at the University of Naples L’Orientale in cotutorship with the University of Geneva, enrolled in the PhD programme in French Language and Literature. For her doctoral thesis, she is working on a project in French linguistics aimed at studying the linguistic indices of orality in contemporary French literature. Her research interests range from the sociolinguistic analysis of French to literary translation.

Bianca Vallarano is a PhD candidate in Literary, Linguistic, and Comparative Studies at the University of Naples L’Orientale in cotutorship with the University of Lille. She graduated in Italian Philology at Sapienza University of Rome and Sorbonne Université in Paris. Her doctoral thesis focuses on an unpublished collection of novels by Elisa Chimenti, Italian Moroccan francophone author. Her research interests include women’s writing and feminist criticism, borders and marginal literature in the Mediterranean area, digital philology.