a cura di / edited by
Domenico Chirico (Università di Napoli L’Orientale), Beatrice Masi (Università di Bologna), Chiara Simone (Univerzita Karlova, Praha), Julien Wacquez (Université Paris Nanterre)

Et pourtant il y a du “monde”.

J. Derrida, Fidélité à plus d’un. Mériter d’hériter où la généalogie fait défaut

Negli ultimi decenni, le opere di finzione prodotte in diverse geografie globali e attraverso diversi media sono sempre più frequentemente ambientate in mondi alternativi. Generi speculativi come la fantascienza, il fantasy, il post-apocalittico, l’utopia, la distopia e l’ucronia si sono diffusi con una rapidità e una portata notevoli su scala planetaria, arrivando a giocare un ruolo imprescindibile nel rapporto che ogni individuo o comunità intrattiene con la realtà. Sempre più romanzi, fumetti, film, serie televisive, giochi e videogiochi in tutto il mondo si svolgono in mondi differenti – un altro pianeta, tempo, realtà o universo – che obbediscono a leggi diverse, frutto di una storia alternativa o futura, popolata da creature inedite e modellata da processi o fenomeni che non sembrano esistere nel “nostro” mondo. Jameson ha affermato che la fantascienza è «il genere letterario che più esplicitamente si occupa del pianeta e dell’umanità nel suo complesso» (Jameson 2007, p. 203), offrendo dispositivi e tropi narrativi che consentono una defamiliarizzazione del nostro mondo e del nostro tempo storico e umano. In questo contesto, sosteniamo che altre modalità narrative speculative e non mimetiche hanno iniziato a catalizzare le preoccupazioni derivanti dalle multiple e interrelate crisi in cui viviamo (Klein 2014).
Tendenze come l’afrofuturismo, l’africanfuturismo, l’arabofuturismo, il futurismo del Golfo, il sinofuturismo, il futurismo indigeno e, più recentemente, il pacifikafuturismo, tra le tante, si moltiplicano e si espandono, ricordandoci che quello che chiamiamo “mondo” è sovraffollato da molti “mondi” altri, in cui l’impossibile diventa possibile e lo straordinario è reso ordinario (cfr. Moody-Freeman, Jackson 2011; Womack 2013; Bartels Eckstein, Waller, Wiemann 2019).
Parallelamente, la nostra comprensione del mondo è messa in crisi tanto sul piano epistemologico quanto su quello ontologico. A causa della crescente pressione delle attività antropiche, la Terra si sta trasformando in maniera radicale, e la sua abitabilità è messa a rischio. I fenomeni biogeochimici e socioculturali non possono più essere compresi separatamente. I codici tradizionali utilizzati per descrivere la realtà in cui viviamo sono messi in discussione (Ghosh 2016; Clark 2019). Come si configura, nello spazio culturale, un discorso in grado di articolare le scale temporali profonde dei processi planetari e di integrarle con quelle del tempo storico e della vita “umana” quotidiana? Qual è, in questo contesto, il ruolo provocatorio e paradossale di costruzioni speculative quali ‘il-mondo-senza-di-noi’ (Thacker 2011) che disegnano realtà epurate dalla presenza umana con lo scopo di spingere al limite l’immaginazione e, con essa, la sua narrabilità?

Possibili domande e linee di ricerca

Per il presente numero invitiamo i collaboratori a esplorare narrazioni situate in mondi altri, concentrandosi sulla questione dell’alterità nella letteratura e nei media contemporanei. Tra le possibili domande di ricerca vi sono le seguenti:

  • Come si presentano queste figure (radicali) di alterità e altro-mondità? Confermano al pubblico di vivere nel migliore dei mondi possibili o in quello apparentemente più reale? Assecondano il loro gusto per l’esotico? Oppure, al contrario, producono un effetto di straniamento e defamiliarizzazione, collocando il loro mondo tra un’infinità di mondi possibili?
  • La parola “mondo” è raramente considerata problematica in sé. In questo contesto, però, tutti i possibili mondi altri non vengono solo definiti da ciò che li distingue dal presunto “mondo reale”, ma hanno anche in comune il fatto di essere essi stessi, in tutto e per tutto dei mondi. Il che ci fa chiedere: cos’è che rende un mondo un mondo? Come potremmo qualificare le pratiche di “world-making” o “world-building”, che Bruno Latour (2017) o Marisol de la Cadena (2018) chiamano “worlding”? Quali metodi (narrativi) possono essere utilizzati per costruire o comporre altri mondi?
  • Come interagiscono tra loro questi mondi? Sono destinati a incontrarsi o a scontrarsi? Si sovrappongono o si incorporano l’uno nell’altro? È ancora possibile condividere un mondo in comune, data la pluralità dei mondi possibili? Quali funzioni sociali occupano questi mondi, e quali effetti producono nel nostro “mondo materiale”? In che modo la narrativizzazione dell’alterità e dell’altro-mondità influisce sia sulla nostra conoscenza scientifica sia sulla percezione umana e fenomenologica del nostro pianeta?
  • Come possiamo spiegare l’attuale successo di queste narrazioni di altri mondi? È una risposta verso l’aggravarsi di crisi sociali e ambientali che rendono il nostro “mondo” sempre più incerto (dal collasso degli ecosistemi, alle drammatiche conseguenze del riscaldamento globale, all’esacerbarsi delle tensioni geopolitiche e dei conflitti militari a livello globale)? È il risultato della proliferazione delle tecnologie digitali (intelligenze artificiali, realtà aumentate, realtà virtuali, metaverso) e della crescente diffusione delle interazioni sociali online?
  • Quali sono le conseguenze della proliferazione di questi mondi per le discipline della letteratura comparata e della critica letteraria?

Gli articoli potrebbero affrontare questioni concernenti:

  • Morfologia: questioni formali e modalità di ibridazione tra generi diversi;
  • Narratologia transmediale: come le narrazioni sul non-umano stanno ridisegnando le possibilità e i vincoli della caratterizzazione e della narrazione attraverso i media;
  • Decostruzione dell’antropocentrismo: come la conoscenza scientifica produce nuovi referenti e nuove interpretazioni di ciò che significa essere “umani”;
  • Gradi di finzionalità/non finzionalità; forme mimetiche e non mimetiche di rappresentazione;
  • La defamiliarizzazione come forma di decostruzione (in opposizione all’esotismo);
  • Caratteristiche sociologiche e politiche dell’alterità e dell’altro-mondità.

Proposte

«Aura» valuterà saggi di circa 40.000 battute che con metodologie specifiche interpretino testi rilevanti per l’oggetto di ricerca. Le proposte, in italiano o in inglese, devono includere un abstract di massimo 250 parole, una bibliografia preliminare e una breve nota biografica. Gli abstract dovranno essere inviati entro il 15 gennaio 2025 al seguente indirizzo e-mail: aurarivista@gmail.com. Le proposte saranno valutate dal comitato della rivista in base ad attinenza e originalità del tema. In caso di accettazione, gli articoli completi, in italiano o in inglese, dovranno essere inviati entro il 15 maggio 2025. Saranno valutati attraverso un processo di revisione e, in caso di accettazione, pubblicati in un numero monografico. Per la redazione dei contributi gli autori dovranno seguire le seguenti norme editoriali.

Corpus

Suggeriamo una serie di possibili cronotopi e forme di rappresentazione dell’alterità e dell’altro-mondità attraverso un corpus provvisorio e non vincolante. Queste modalità narrative spaziano dalla fantascienza all’eterotopia, dal post-apocalittico all’eco-fiction, dal fantasy alle loro possibili contaminazioni reciproche (come nel caso dello slipstream).

Testi letterari e iconotesti

Akbar P., Leila, New York, Simon & Schuster, 2017. 
Ammaniti N., Anna, Torino, Einaudi, 2015.
Arpaia B., Qualcosa là fuori, Milano, Guanda, 2016.
Atwood M., Oryx and Crake, London, Bloomsbury, 2003.
Atwood M., The Year of the Flood, London, Bloomsbury, 2009.
Atwood M., MaddAddam, London, Bloomsbury, 2013.
Bacigalupi P., The Windup Girl, San Francisco, Night Shade Books, 2009.
Ballard J.G., Crash, London, Jonathan Cape, 1973. 
Barry K., City of Bohane, London, Jonathan Cape, 2011.
Bellocchio V., La festa nera, Milano, Chiarelettere, 2018.
Bertante A., Nina dei lupi, Venezia, Marsilio, 2011.
Catani V., Il quinto principio, Milano, Mondadori, 2009.
Chiang T., Stories of Your Life and Others, New York, Tor Books, 2002. 
Chiang T., The Lifecycle of Software Objects, Burton, Subterranean Press, 2010. 
Cixin Liu, Il problema dei tre corpi, trad. it. di B. Tavini, Milano, Mondadori, 2017. 
De Matteo G., Sezione π², Milano, Mondadori, 2007.
Glukhovsky D.A., Metro 2033, trad. it. di C. Mazzucchelli, Perugia, Multiplayer, 2010.
Eggers D., The circle, New York, Vintage Books, 2013.
Emiliani E., Cenere, Modena, Zona 42, 2019.
Gibson W., Neuromancer, New York, Ace Books, 1984. 
Gibson W., Count Zero, London, Victor Gollancz Ltd, 1986.
Gibson W., Monna Lisa Overdrive, London, Victor Gollancz Ltd, 1988.
Ishiguro K., Never let me go, London, Faber&Faber, 2005.
Kremo L.B., Pulphagus®, Milano, Mondadori, 2016.
Lynch P., The Prophet Song, London, Oneworld, 2023.
Mairal P., El año del desierto, Madrid, Salto de Página, 2005. 
McCormack M., Notes from a Coma, London, Jonathan Cape, 2005. 
Morrison G., Burnham C., Nameless, London, Image Comics, 2017.
O’ Neill L., Only Ever Yours, London, Quercus, 2014.
Rochette J.M., Lob J., Legrand B., Le Transperceneige, Bruxelles, Casterman, 1982. 
Peeters F., Aâma, trad. ing. di E. Gauvin, London, Self Made Hero, 2014.
Prof. Bad Trip, Il pasto nudo del Professor Bad Trip, Milano, Shake, 2022.
Pugno L., Sirene, Torino, Einaudi, 2007.
Rabasa E., Cinta Negra, Ciudad de México, Pepitas de Calabaza, 2017.
Rabasa E., La suma de los ceros, Ciudad de México, Pepitas de Calabaza, 2015. 
Raimo V., Miden, Milano, Mondadori, 2018.
Ram v, Andrade F., The many deaths of Laila Starr, Los Angeles, Boom! Studios, 2022.
Robinson K.S., Red Mars. Trilogy of Mars (Vol. I), New York, Batman Books, 1992.
Robinson K.S., Green Mars. Trilogy of Mars (Vol. II), New York, Batman Books, 1993.
Robinson K.S., Blue Mars. Trilogy of Mars (Vol. III), New York, Batman Books, 1996.
Schweblin S., Kentuki, New York, Penguin Random House, 2018.
Scurati A., La seconda mezzanotte, Milano, Bompiani, 2011.
Sinha I., Animal’s People, New York, Simon & Schuster, 2007.
Trías F., Mugre rosa, Barcelona, Literatura Random House, 2020.
Zanotti P., Bambini Bonsai, Milano, Ponte alle Grazie, 2010.
Zardi P., XXI secolo, Castel di Sangro, Neo Edizioni, 2015.

Media digitali e videogiochi

Benioff D. et alii, 3 body problem, 2024-in corso.
Brooker C., Black Mirror, 2011-in corso.
Cameron J., Avatar, 2009.
CD Projekt RED, Cyberpunk 2077, 2020.
Glukhovsky D., Metro 2033, 2022.
Glukhovsky D., 4A Games, Metro 2033, 2010.
Jaki R., Cyberpunk Edgerunners, 2022.
Jonze S., Her, 2013.
Joon-ho B., Snowpiercer, 2020-in corso.
Mainetti G., Lo chiamavano Jeeg Robot, 2015.
Miller T., Love, Death & Robots, 2019-in corso.
Nolan C., Interstellar, 2014. 
Oshii M., Ghost in the Shell, 1995.
Ōtomo K., Akira, 1988.
Sakaguchi H. et alii, Final Fantasy series, 1987-in corso.
Villeneuve D., Arrival, 2016.
Villeneuve D., Dune. Part I, 2021.
Villeneuve D., Dune. Part II, 2024.

Bibliografia

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Moylan T., Demand the Impossible: Science Fiction and the Utopian Imagination, a cura di R. Baccolini, Oxford-Bern, Peter Lang, 2014.
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Servigne P., Stevens R., Chapelle G., Une autre fin du monde est possible. Vivre l’effondrement (et pas seulement y survivre), Paris, Seuil, 2018.
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Womack L.Y., Afrofuturism, the World of Black Sci-fi and Fantasy Culture, Chicago, Lawrence Hill Books, 2013.

Et pourtant il y a du “monde”.

J. Derrida, Fidélité à plus d’un. Mériter d’hériter où la généalogie fait défaut

Over the last decades, fictional works produced across different geographies and cultural media have increasingly been set in other worlds. Speculative genres such as science fiction, fantasy, post-apocalyptic, utopia, dystopia, and uchronia, have spread with remarkable speed and scope, at a planetary scale, so that they play an unrivalled role in the relationship that every human being or community entertains with reality. More and more novels, comic books, films, TV series, games and video games from all over the world take place in a different world—another planet, time, reality, or universe—obeying different laws, resulting from an alternate or future history, populated by creatures and shaped by processes or phenomena that do not seem to exist in ‘ours’. Jameson stated that science fiction is «the literary genre that most explicitly deals with the planet and with humanity as a whole» (Jameson 2007, p. 203), offering storytelling devices and tropes which allow for a defamiliarization of our world and our historical, human time. Against this backdrop we claim that other speculative and non-mimetic narrative modalities have started to catalyse concerns arising from the singular yet multiple crises of today (Klein 2014).
Trends such as Afro– and Africanfuturism, Arabofuturism, Gulf Futurism, Sinofuturism, Indigenous Futurism and, more recently, Pacifikafuturism, among many others, are multiplying and expanding, reminding us that what we call ‘the world’ is overcrowded by many other ‘worlds’, in which the impossible becomes possible and the extraordinary is made ordinary (cfr. Moody-Freeman, Jackson 2011; Womack 2013; Bartels Eckstein, Waller, Wiemann 2019).
At the same time, the knowledge we possess of our own world is being challenged both at an epistemological and ontological level. Due to the escalating pressures of human activities, the Earth is becoming another planet whose habitability is not guaranteed. Biogeochemical and sociocultural phenomena can no longer be understood separately. The traditional, literary codes used to describe the reality in which we live are now challenged on multiple levels (Ghosh 2016; Clark 2019). For example: how could we tell stories which are capable of articulating the deep time scales of planetary processes and integrate them with those of historical time and everyday ‘human’ life? What is, in this context, the provocative and paradoxical role of speculative constructions such as ‘the-world-without-us’ (Thacker 2011), which build up realities purged of human presence and, in doing so, push both imagination and its narratability to the limit?

Possible questions to address and lines of research

For the present issue we invite contributors to explore other world’s narratives and figures of Otherness in literature and media. Some possible research questions to be addressed by proposals could include the followings:

  • How do these figures of (radical) Otherness and Otherworldliness present themselves? Do they reassure the audience that they live in the best possible world or the most real one? Do they flatter their taste for the exotic? Or, on the contrary, do they produce an estrangement / defamiliarization effect by putting the world back in its place among an infinite number of other equally tangible worlds?
  • The word ‘world’ is rarely considered as problematic in itself. All these speculative worlds are not only defined by their differences, by what distinguishes them from the allegedly ‘real world’. They also have in common to be worlds. Which begs the question: what makes a world a world? How could we qualify these ‘world-making’ or ‘world-building’ practices, which Bruno Latour (2017) or Marisol de la Cadena (2018) call ‘worlding’? Which (narrative) methods are used to build or compose such worlds?
  • How do these worlds interact with one another? Are they destined to meet or to clash, do they overlap or embed in one another? Is it still possible to share a world in common, given the plurality of worlds? What social functions do these worlds have and which effects do they produce in our so-called ‘material world’? How does fictionalizing Otherness and Otherworldliness affect both our scientific knowledge and our human, phenomenological perception of our planet?
  • How can we explain the current success of such other-worlded narratives? Is it a response to the multiplication of crises and sources of uncertainties in ‘the world’ (from the collapse of ecosystems, the dramatic consequences of global warming to the exacerbation of geopolitical tensions and military conflicts on all continents)? Is it the result of the proliferation of digital technologies in our everyday lives (Artificial Intelligences, Augmented Realities, Virtual Realities, Metaverses) and the increasing prevalence of online social interactions?
  • What are the consequences of these overflowing worlds for the disciplines of comparative literature and literary criticism?

Articles could address questions concerning:

  • Morphology: formal issues and modalities of hybridization between different genres;
  • Transmedial narratology: how non-human narratives are reshaping the characterization and story-telling affordances and constraints across media;
  • Debunking anthropocentrism – how scientific knowledge produces new referents and understandings of what it is to be ‘human’;
  • Grades of fictionality/non fictionality; mimetic and non-mimetic forms of representations;
  • The defamiliarization as a form of deconstruction (as opposed to exoticism);
  • Sociological and political features of Otherness and Otherworldliness.

Proposals

«Aura» will evaluate essays about 40,000 characters that with specific methodologies will interpret medial objects that are relevant for the topic. Proposals in Italian or English should include an abstract of 250 words, a preliminary bibliography and a brief biographical note. They should be sent before January 15, 2025 at the following email address: aurarivista@gmail.com. Proposals will be evaluated by the journal’s committee according to originality and relevance. In case of acceptance, articles in Italian or English should be sent before May 15, 2025. They will be evaluated through a review process and, in case of acceptance, published in a monographic issue. Authors are requested to follow the submission guidelines.

Corpus

A series of possible chronotopes and forms of representation of Otherness and Otherworldliness is suggested through a provisional and non-binding corpus. These narrative modalities stretch from sci-fi, heterotopia, post-apocalyptic, eco-fiction, fantasy together with their possible mutual contamination (as for the case of slipstream).

Literary texts and iconotexts

Akbar P., Leila, New York, Simon & Schuster, 2017. 
Ammaniti N., Anna, Torino, Einaudi, 2015.
Arpaia B., Qualcosa là fuori, Milano, Guanda, 2016.
Atwood M., Oryx and Crake, London, Bloomsbury, 2003.
Atwood M., The Year of the Flood, London, Bloomsbury, 2009.
Atwood M., MaddAddam, London, Bloomsbury, 2013.
Bacigalupi P., The Windup Girl, San Francisco, Night Shade Books, 2009.
Ballard J.G., Crash, London, Jonathan Cape, 1973. 
Barry K., City of Bohane, London, Jonathan Cape, 2011.
Bellocchio V., La festa nera, Milano, Chiarelettere, 2018.
Bertante A., Nina dei lupi, Venezia, Marsilio, 2011.
Catani V., Il quinto principio, Milano, Mondadori, 2009.
Chiang T., Stories of Your Life and Others, New York, Tor Books, 2002. 
Chiang T., The Lifecycle of Software Objects, Burton, Subterranean Press, 2010. 
Cixin Liu, Il problema dei tre corpi, trans. by di B. Tavini, Milano, Mondadori, 2017. 
De Matteo G., Sezione π², Milano, Mondadori, 2007.
Glukhovsky D.A., Metro 2033, trans. by di C. Mazzucchelli, Perugia, Multiplayer, 2010.
Eggers D., The circle, New York, Vintage Books, 2013.
Emiliani E., Cenere, Modena, Zona 42, 2019.
Gibson W., Neuromancer, New York, Ace Books, 1984. 
Gibson W., Count Zero, London, Victor Gollancz Ltd, 1986.
Gibson W., Monna Lisa Overdrive, London, Victor Gollancz Ltd, 1988.
Ishiguro K., Never let me go, London, Faber&Faber, 2005.
Kremo L.B., Pulphagus®, Milano, Mondadori, 2016.
Lynch P., The Prophet Song, London, Oneworld, 2023.
Mairal P., El año del desierto, Madrid, Salto de Página, 2005. 
McCormack M., Notes from a Coma, London, Jonathan Cape, 2005. 
Morrison G., Burnham C., Nameless, London, Image Comics, 2017.
O’ Neill L., Only Ever Yours, London, Quercus, 2014.
Rochette J.M., Lob J., Legrand B., Le Transperceneige, Bruxelles, Casterman, 1982. 
Peeters F., Aâma, trans. by di E. Gauvin, London, Self Made Hero, 2014.
Prof. Bad Trip, Il pasto nudo del Professor Bad Trip, Milano, Shake, 2022.
Pugno L., Sirene, Torino, Einaudi, 2007.
Rabasa E., Cinta Negra, Ciudad de México, Pepitas de Calabaza, 2017.
Rabasa E., La suma de los ceros, Ciudad de México, Pepitas de Calabaza, 2015. 
Raimo V., Miden, Milano, Mondadori, 2018.
Ram v, Andrade F., The many deaths of Laila Starr, Los Angeles, Boom! Studios, 2022.
Robinson K.S., Red Mars. Trilogy of Mars (Vol. I), New York, Batman Books, 1992.
Robinson K.S., Green Mars. Trilogy of Mars (Vol. II), New York, Batman Books, 1993.
Robinson K.S., Blue Mars. Trilogy of Mars (Vol. III), New York, Batman Books, 1996.
Schweblin S., Kentuki, New York, Penguin Random House, 2018.
Scurati A., La seconda mezzanotte, Milano, Bompiani, 2011.
Sinha I., Animal’s People, New York, Simon & Schuster, 2007.
Trías F., Mugre rosa, Barcelona, Literatura Random House, 2020.
Zanotti P., Bambini Bonsai, Milano, Ponte alle Grazie, 2010.
Zardi P., XXI secolo, Castel di Sangro, Neo Edizioni, 2015.

Digital media & games

Benioff D. et alii, 3 body problem, 2024-in corso.
Brooker C., Black Mirror, 2011-in corso.
Cameron J., Avatar, 2009.
CD Projekt RED, Cyberpunk 2077, 2020.
Glukhovsky D., Metro 2033, 2022.
Glukhovsky D., 4A Games, Metro 2033, 2010.
Jaki R., Cyberpunk Edgerunners, 2022.
Jonze S., Her, 2013.
Joon-ho B., Snowpiercer, 2020-in corso.
Mainetti G., Lo chiamavano Jeeg Robot, 2015.
Miller T., Love, Death & Robots, 2019-in corso.
Nolan C., Interstellar, 2014. 
Oshii M., Ghost in the Shell, 1995.
Ōtomo K., Akira, 1988.
Sakaguchi H. et alii, Final Fantasy series, 1987-in corso.
Villeneuve D., Arrival, 2016.
Villeneuve D., Dune. Part I, 2021.
Villeneuve D., Dune. Part II, 2024.

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