Una scrittrice fedele a se stessa. Natalia Ginzburg e la scoperta di Ivy Compton-Burnett

È questo (Le voci della sera) un libro che ci viene dopo un silenzio di alcuni anni dell’autrice, ed è naturale chiederci se la troviamo in quale modo maturata. No, se c’è uno scrittore fedele a se stesso in maniera addirittura estrema, questa è Natalia. Ma quante caratteristiche di lei…

Lo spazio femminile nel Titus Andronicus di Shakespeare

1. «Rome’s rich ornament» and «the lascivious Goth» Per il condottiero romano Titus il valore di sua figlia Lavinia risiede essenzialmente «in her exchange value as a virgin daughter»[1]. Unica figlia tra venticinque fratelli, «half of the number that King Priam had»[2], definita da Bassianus «Rome’s rich ornament» (I.1.55), la…

L’udienza di Václav Havel. Il paradosso sociale e l’assurdo

Václav Havel scrive L’udienza (Audience) nell’estate del 1975. Le circostanze sono singolari: Havel stesso afferma di aver scritto questo testo in pochi giorni, in occasione dell’abituale ritrovo tra “scrittori dissidenti” nella casa estiva dell’autore[1]. Ci troviamo, d’altra parte, in piena normalizzazione sovietica. La stretta della censura è ormai saldissima e…

La svolta del respiro. Polisemia del silenzio tra pagine bibliche e versi celaniani

Era il 1945 quando Aldous Huxley definiva il XX secolo «età del rumore»[1]. Un secolo più tardi gli esseri umani non solo continuano incessantemente a produrre rumori che si sovrappongono ad altri rumori, ma ne generano anche di più assordanti, infruttuosi, noiosi. Le relazioni umane pongono le proprie fondamenta su…

Messaggi in bottiglia. Appunti sul “fenomeno” Vivian Maier

Chi è guardato o si crede guardato alza gli occhi. Avvertire l’aura di una cosa significa dotarla della capacità di guardare. Walter Benjamin, Di alcuni motivi di Baudelaire[1] In L’occhio della medusa, il volume di Remo Ceserani dedicato al rapporto tra letteratura e fotografia e all’aspetto perturbante di quest’ultima, in grado…