«Proviamo ancora». Considerazioni macrotestuali su una raccolta di Pagliarani

1. «Mistica lingua del corpo» Quando nel 1977 Elio Pagliarani pubblica per la Cooperativa Scrittori[1] Rosso corpo lingua oro pope-papa scienza. Doppio trittico di Nandi, Gabriella Sica, in postfazione, pone subito l’accento su una questione di fondamentale importanza: la raccolta sarebbe infatti costituita su un’ampia divaricazione fra significante e significato,…

L’isotopia di Baia negli Hendecasyllaborum libri di Pontano

Σώµα, θυµήσου όχι µόνο το πόσο αγαπήθηκες, όχι µονάχα τα κρεββάτια όπου πλάγιασες, αλλά κ’ εκείνες τες επιθυµίες που για σένα γυάλιζαν µες στα µάτια φανερά, κ’ ετρέµανε µες στην φωνή – και κάποιο τυχαίον εµπόδιο τες µαταίωσε. Τώρα που είναι όλα πια µέσα στο παρελθόν, µοιάζει σχεδόν και στες…

«A seconda del caso e dell’occasione». La prima stagione narrativa di Michele Prisco

1. La provincia addormentata La letteratura critica[1] divide tradizionalmente la produzione narrativa di Michele Prisco in due stagioni il cui spartiacque è rappresentato dal romanzo Una spirale di nebbia (1966). Per quanto riguarda la prima stagione narrativa dell’autore, essa si apre nel 1949 con la pubblicazione di La provincia addormentata,…

Lo scacco perpetuo. Riflessioni sul rapporto tra Giacomo e Monaldo Leopardi

La scrittura può essere tutto quello che noi saremo capaci di leggervi. Giorgio R. Cardona, Storia universale della scrittura Ciò che sappiamo riguardo il rapporto tra Giacomo e Monaldo Leopardi si deve all’immagine che ne restituisce la lente dell’Epistolario. Come ha scritto Matteo Palumbo: La trama del “romanzo familiare” che…

Manet e Dostoevskij. Una dialettica (s)vestita tra il classico e il moderno

* Le esposizioni dei quadri di Manet hanno sempre creato scandalo. Se invece che terminare con un punto fermo, questa frase terminasse con un punto interrogativo, risponderemmo con un secco no. Al Salon del 1861, per il quadro Il chitarrista spagnolo, ad esempio, il pittore francese ebbe riscontri considerevoli e…

Capitoli della storia del mondo. Le ultime lettere di Jacopo Ortis e Michael Kohlhaas

Alla affettuosa, indelebile, memoria di chi nell’ultimo anno ha lasciato la terra dei vivi per andare in altre, alte, misteriose dimensioni. Catene di dipendenza «La storia […] è un incubo dal quale sto provando a risvegliarmi»[1]. A dirlo è Stephen Dedalus nel secondo capitolo dell’Ulysses di James Joyce. La frase…